
Dopo i nostri 3 giorni a San Francisco, abbiamo cambiato decisamente atmosfera e dai grattacieli in cemento siamo passati ad un’altra tipologia di grattacieli, più verdi ed affascinanti. Ci aspettava infatti un pomeriggio al Sequoia National Park, il parco americano in cui ammirare gli alberi più imponenti al mondo
Sequoia National Park in poche ore
Indicazioni e costi
Il modo più facile ed economico per arrivare al Sequoia National Park è indubbiamente quello di prendere la macchina. E le due città principali da cui di solito si parte sono: Los Angeles e San Francisco.
Da Los Angeles ci vogliono circa 3.30h, passando per Bakersfield, mentre invece da San Francisco la strada è leggermente più lunga. Ci vogliono infatti 4.15h, passando da Fresno.
Per chi non riesce a noleggiare una macchina, c’è anche la possibilità di prendere parte a qualche tour organizzato che parte sia da Los Angeles che da San Francisco.
Tra questi, uno dei più validi è il Sequoia Sightseeing Tour, che permette di visitare il Parco sia per mezza giornata che per tutta la giornata. Il prezzo è alquanto alto (80$ per mezza giornata e 150$ tutta la giornata), ma è comunque un’opzione valida per chi non vuole perdersi lo spettacolo delle sequoie.
Per quanto riguarda l’entrata al Parco, il prezzo è di 25$ a veicolo, ma noi abbiamo deciso di acquistare l’America the Beautiful, un pass che al costo di 80$ a veicolo (valido un anno) ci ha permesso di entrare in diversi parchi in tutti gli Stati Uniti.
Questa è una soluzione davvero vantaggiosa dunque se durante il tuo road trip hai intenzione di visitare più parchi naturali, il cui costo d’entrata parte da almeno 20$ per veicolo.
Dentro al Sequoia National Park
Una volta superata la biglietteria, siamo entrati direttamente dentro al Sequoia National Park e abbiamo guidato al suo interno, cercando di raggiungere lo Sherman Tree Trail, ovvero il percorso più bello e mozzafiato per chi come noi ha poche ore a disposizione per visitare il Parco.
Raggiungere questo percorso non è immediato, ci vogliono circa 30 minuti dall’ingresso principale. Noi in realtà ci abbiamo messo un po’ di più perché talvolta non potevamo fare a meno di fermarci nelle piazzole e ammirare da vicino le sequoie.
Le indicazioni sono ben visibili, ma in ogni caso all’entrata del Parco ti offrono una mappa gratuita, così da poter girare comodamente senza perdersi.
General Sherman Tree
Arrivati al parcheggio abbiamo iniziato a immergerci a piedi nel Sherman Tree Trail, un percorso quasi incantato dato che si snoda esclusivamente in mezzo a giganti sequoie centenarie e talvolta millenarie. Pareva davvero di essere stati catapultati in una New York con alberi enormi e sterminati al posto di grattacieli.
Ovviamente il pezzo forte del percorso, come dice il nome stesso, è il General Sherman Tree, ovvero l’albero più grande al mondo e tra i più longevi della storia. Basti pensare che la sua età stimata è di circa 2500 anni, ovvero prima della nascita di Cristo.
Purtroppo non è possibile avvicinarsi per toccare il General Sherman, ma anche a pochi metri di distanza ci siamo resi davvero conto di quanto siamo minuscoli e insignificanti rispetto alla maestosità di questa sequoia.
Twins Sequoia
Non lontano dal General Sherman ci sono altre sequoia molto particolari, che ci hanno colpito subito. Tra queste ci sono indubbiamente le Twins Sequoia. Si tratta di due sequoie molto vicine tra loro e davvero simili per grandezza e altezza. Da qui il nome di “Sequoie Gemelle”.
In questo caso è possibile passare a piedi tra le due sequoie, accovacciarsi dentro e anche toccarle. Noi siamo rimasti stupiti proprio al momento del contatto con il tronco dell’albero.
Infatti ci aspettavamo un tronco ruvido e duro, mentre al tatto ci è sembrato quasi di toccare un cartonato. Sara ne ha dunque approfittato per abbracciare una sequoia come un peluche, una scena romanticissima.
Ci sono poi diversi tronchi di sequoia che sono proprio attaccati fra loro, come fossero siamesi. E questi sono ancora più assurdi, ma allo stesso tempo unici da vedere.
Tharp’s Log
Un altro spot molto particolare del Sequoia National Park è il Tharp’s Log. In pratica consiste in una sequoia caduta, nel cui tronco è stato scavato un piccolo passaggio, come una sorta di mini galleria da percorrere a piedi per un paio di metri.
Ci siamo divertiti a passare in mezzo a questo tronco e a notare quanto l’interno sia davvero grande in confronto a un essere umano. Inoltre, essendo un tronco caduto si possono notare anche le enormi radici.
Tunnel Log
Simile al Tharp’s Log c’è anche il Tunnel Log, situato oltre Moro Rock. In questo caso si tratta di un tronco di sequoia dove ci si può passare attraverso, ma non a piedi, bensì in macchina.
La sequoia è caduta nel lontano 1937 per cause naturali e da quel momento si è sfruttato l’evento per ricavare un passaggio attraverso il tronco.
La particolarità sta proprio nel guidare per un attimo in questa sorta di tunnel scavato nel tronco di sequoia. Di sicuro un’esperienza che non capita di vivere tutti i giorni.
Anna
Questo parco è davvero una meraviglia, ottimo reportage… dalle foto viene voglia di volare li e abbracciare una sequoia come ha fatto Sara!
Lorenzo
Grazie mille Anna! Speriamo di tornarci un giorno per poterle toccare e abbracciare di nuovo 🙂