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Dici Perù e pensi subito a Machu Picchu. Eppure c’è un’intera aerea naturale protetta che merita allo stesso modo di essere visitata: la riserva di Paracas. Io ho avuto la fortuna di andarci insieme a mio padre e di ammirare le bellezze naturali presenti in questa zona. 

Come arrivare nella riserva di Paracas

Premetto subito che volare verso in sud America non è mai molto economico. Il mio consiglio è di volare con Air France dall’Italia verso Lima, in questo modo puoi pagare sui 780€ A/R partendo da città come Milano, Roma o Bologna. Una volta atterrato a Lima, ti suggerisco di noleggiare una macchina con la quale, in circa 3.30h, raggiungerai la riserva di Paracas.

Dove alloggiare a Paracas

A Paracas ci sono diverse strutture dove puoi alloggiare, a seconda ovviamente dei tuoi gusti e del budget. In linea di massima ti consiglio 2 hotel:

  • Hotel Gran Palma Paracas: questo hotel è l’ideale se vuoi starci più giorni e se non vuoi spendere troppo, garantendoti comunque comfort e relax, grazie a camere anche con vista mare. Costo a notte sui 40€ a persona.
  • Hotel Paracas Luxury Collection Resort: se invece vuoi trattarti al meglio questo è l’hotel che fa per te. Piscine, ottimo cibo e posizione strategica sono solo alcune delle caratteristiche di questo favoloso resort. Il mio consiglio è di soggiornarci massimo 2-3 notti altrimenti diventa troppo costoso. Costo a notte sui 110€ a persona.

Isole Ballestas e Candelabro

Un’escursione assolutamente imperdibile è quella che porta alle 3 isole Ballestas e al Candelabro. L’escursione in barca dura 2 ore al costo di 37 sol peruviani, circa 10€ a testa, ed è prenotabile direttamente al porto di Paracas. Per chi alloggia all’Hotel Paracas Luxury Collection Resort citato in precedenza, invece, quest’escursione è compresa nel prezzo, dunque gratuita.

Durante le due ore, puoi ammirare le isolette “del guano”, chiamate così poiché da anni i pescatori della zona sfruttano le isole per raccogliere il guano, ovvero il concime naturale, ricavato dagli uccelli che ci abitano. La particolarità più grande di queste isolette è proprio il fatto di poter ammirare diverse specie di animali in una volta sola: foche, otarie, leoni marini, passando per i cormorani, gabbiani, pellicani e addirittura i pinguini.

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Durante il viaggio in barca, inoltre, c’è tempo per scattare qualche foto al famoso Candelabro di Paracas. Esso consiste in un enorme solco a forma di candelabro scavato sul fianco di una collina a Pisco Bay, che ricorda molto le Linee di Nazca. Ad oggi ancora nessuno conosce il significato di questo geoglifo, né l’artefice, né quando è stato scavato, ma forse è proprio per questo che il Candelabro di Paracas è così affascinante.

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Tips & Tricks: Se vuoi partecipare a quest’escursione ti consiglio di vestirti abbastanza pesante, per via del vento, e di portare un cappello visto che potrebbe caderti addosso del “guano” dagli uccelli che abitano le isolette.

Oasi di Huacachina

L’oasi di Huacachina si trova a circa 1.30h di macchina dalla citta di Paracas. Essa è caratterizzata dalla presenza di un lago naturale, attorno al quale vivono circa 200 persone, ed è inoltre una delle ultime oasi naturali rimaste in America del Sud.

L’oasi è circondata da immense dune di sabbia che permettono di svolgere diverse attività per i turisti:

  • Sandsurfing: ovvero lo snowboarding, ma praticato sulla sabbia e non sulla neve. Basta affittare tavole adeguate.
  • Rally: grazie al noleggio di quad o jeep è possibile scendere a tutta velocità per le dune. Adatto ai più spericolati.
  • Scalare a piedi le dune: questa è l’attività in cui mi sono cimentato io, senza però grandi successi. Scalare le dune a piedi, infatti, può sembrare facile a prima vista, lo credevo anche io.  Ma dopo 50-100 metri in salita, al sole e con i piedi immersi nella sabbia bollente, mi sono dovuto fermare. Ho colto l’occasione così per scattare qualche foto allo splendido panorama che mi circondava.

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L’oasi di Huacachina dalle dune

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Il deserto visto dall’alto delle dune

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La penisola di Paracas

Infine, nella riserva di Paracas, non può mancare una visita ad alcuni punti panoramici presenti nella penisola di Paracas. Su tutti, ci sono tre miradores in particolare che ti consiglio:

  • Playa Roja: chiamata così per il colore rosso scuro che ha la sabbia di questa spiaggia. Tale colore, infatti, è dovuto alla vicinanza con il massiccio Punta Santa Maria, che è formato da rocce composte di magma solidificato.
  • Playa Supay: da questo punto panoramico puoi ammirare la bellezza di Playa Supay. Essa consiste in una piccola lingua di sabbia avvolta da rocce e mare, con in lontananza anche la visuale del deserto, la cui vista dall’alto è davvero splendida.
  • La Catedral: infine puoi ammirare quel che rimane de La Catedral, un tempo un enorme scoglio a forma proprio di cattedrale, mentre ora è rimasto un faraglione, dopo il terremoto del 2007, che lo ha quasi interamente distrutto.

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Playa Roja

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Altra visuale della Playa Roja

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Playa Supay

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Quel che resta de La Catedral

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