
Si può quasi dire che il motivo principale per cui abbiamo trascorso tre giorni a Venezia sia stato quello di vedere Murano e Burano in giornata, probabilmente le due isolette più caratteristiche e intriganti del circondario veneziano.
Su internet e sui social, prima della partenza, non c’era un giorno in cui non vedessimo le casette di Burano, che con i loro colori accesi e sfavillanti rendevano più allegro e spensierato il nostro telefono.
Eravamo curiosi di vederle finalmente dal vivo, ma ci attraeva molto anche Murano, il luogo dove vengono soffiati e creati ogni giorno decine e decine di oggetti con l’iconico vetro di Murano, tra i più pregiati al mondo.
Murano e Burano in giornata: costi, mezzi e info
Pur avendo evitato i vaporetti per tutta la durata del soggiorno a Venezia, se vuoi andare a vedere Murano e Burano in giornata al vaporetto non si scampa. È l’unico mezzo utilizzabile per vedere entrambe le isolette e non è certo economico.
Il prezzo di una corsa singola è di 7,50€, ma siccome tra andata e ritorno occorrono almeno tre corse tanto vale comprare il biglietto giornaliero da 20€. Un costo spropositato rispetto agli standard classici, ma almeno si riesce a risparmiare qualche euro.
Da Venezia il traghetto da prendere è il 12, che passa a Fondamenta Nove (abbreviato F.te Nove), a nord della città. Da qui parte ogni 10 minuti un traghetto per arrivare a Murano e ci impiega circa 25 minuti.
Murano e Burano in giornata: cosa vedere
Escursione a Murano
Arrivati a Murano, abbiamo subito girato a sinistra dove, a distanza di neanche 200 metri, si trova la Vetreria Artistica Guarnieri. Si tratta di una delle vetrerie più celebri di Murano, dove ogni giorno si svolgono brevi dimostrazioni riguardanti la fabbricazione degli oggetti con il vetro soffiato, una tecnica risalente addirittura al I secolo a.C.
Assistere alla dimostrazione in questa vetreria ha un costo molto contenuto (appena 3€) ed è dunque fortemente consigliata.
Durante la dimostrazione ci siamo seduti all’interno della vetreria e abbiamo ammirato l’aiutante del mastro vetraio nell’atto di lavorare il vetro soffiato, un composto di silice e sabbia, tra fornace e canna da soffio, mentre un ragazzo spiega i procedimenti della lavorazione sia in italiano che in inglese.
In 10 minuti il vetraio ha creato per noi un cavallo e un pesce in autentico vetro di Murano. Questi prodotti danno l’impressione di poter essere toccati senza alcun problema, ed è qui che il vetraio ci sorprende. Appoggia un foglio di giornale sul cavallo e in neanche 5 secondi del giornale non rimane più traccia. Appena uscito dalla fornace, infatti il vetro di Murano raggiunge i 600°.
Finita la dimostrazione è possibile acquistare qualche prodotto modellato proprio dai vetrai di Guarnieri. Ma noi ci dirigiamo verso il “centro” di Murano, lungo la via principale. Qui, a lato del canale, sorgono un’infinità di negozietti dove è possibile comprare ogni genere di oggetto in vetro di Murano.
I prezzi sono abbastanza proibitivi, ma solo a guardare la finezza delle forme e dei colori ce li immaginiamo nella nostra casetta a Bologna. Con quest’ultima immagine di Murano ci dirigiamo così verso il porto. Direzione Burano.
Escursione a Burano
Murano e Burano in giornata si riescono ad esplorare facilmente, a meno che non si incappi in file chilometriche dai vaporetti, specie quello in direzione Burano. A noi infatti è capitato di aspettare circa 45 minuti sotto il sole cocente, prima che la fila per Burano si smaltisse.
Comunque, dopo quasi un’ora di vaporetto abbiamo raggiunto l’isola di Burano. Qui, appena scesi, siamo stati subito folgorati dalle nostre costruzioni preferite: le casette colorate.
Già quelle di Bruges e di Giethoorn ci avevano stregato, ma quelle di Burano sono uniche e la loro storia è affascinante. Devi sapere infatti che in origine le casette non erano colorate.
Secondo la leggenda, sono state dipinte ai tempi in cui i pescatori tornavano a casa la sera, ma non vedevano nulla per colpa della spessa coltre di nebbia che attanagliava Burano. Da quel momento, ogni abitazione si è occupata annualmente di dipingere le pareti della casa di un colore diverso, così che ogni pescatore riconoscesse la propria abitazione.
Inutile dire che abbiamo amato perderci tra la miriade di case colorate e le foto si sono sprecate. Una casetta in particolare ci ha sorpreso però: quella di Bepi. Pittore ormai deceduto che dipinse la propria casa con una moltitudine di colori e che oggi è a tutti gli effetti la casa più ricercata di tutta Burano.
Le strade principali, quelle che costeggiano i canali, sono costellate di case colorate. Ma la quantità di turisti rovina in parte l’atmosfera fiabesca.
Il nostro consiglio è uno: addentrati tra i vari campielli e le calli per scoprire la Burano più nascosta e quotidiana, fatta di bambini che giocano a pallone e di signore che lavorano il merletto di Burano, uno dei più pregiati al mondo. Solo così si può respirare davvero l’aria magica della Burano dei pescatori
Alessandro
Prezzo ingresso vetreria 5€ …aprile 2022