
Itinerario di tre giorni a Venezia tra luoghi famosi e insoliti
Un itinerario di tre giorni a Venezia? Sì, si può, soprattutto se sei italiano e non ci sei mai stato.
La cosa che preferiamo di più in assoluto è essere turisti nel nostro stesso paese. Perché, anche se l’Italia è da sempre la nostra casa e a volte la snobbiamo, è una delle mete più ricche di storia e cultura di tutto il mondo.
Così, approfittando del fatto che io non fossi mai stata a Venezia – ebbene sì, e me ne vergogno profondamente – abbiamo deciso di vivercela per tre giorni proprio sotto la prospettiva di due turisti stranieri.
Non è stato difficile rimanere a bocca aperta una volta arrivati: nessuna macchina, niente smog, niente semafori o traffico, ma solo tante piccole calli (il nome delle vie veneziane) circondate da canali e ponti sospesi. Si respira storia ad ogni angolo, a Venezia. Forse oserei dire che qui ancora non è arrivata la vera industrializzazione, fatta di grattacieli, centri commerciali giganti, e autostrade.
Per la prima volta, non abbiamo stilato un programma di cose da vedere ma ci siamo fatti trasportare dal fascino delle calli veneziane, e abbiamo scoperto angoli nascosti meravigliosi.
Ecco quindi il nostro itinerario di tre giorni a Venezia, con un bonus su dove dormire:
Sommario
Itinerario di tre giorni a Venezia: Giorno 1
Mattina
Un gelato alla Gelatoteca Suso o a La Boutique del Gelato
Se visitate Venezia in estate, non farete in tempo ad arrivare che sarete già madidi di sudore. Poi il fatto che a Venezia non ci siano autobus ma si debba principalmente camminare sotto il sole non aiuta.
Iniziamo il nostro itinerario di tre giorni a Venezia rinfrescandoci con uno dei gelati migliori di tutta la laguna, alla gelatoteca Suso. Troverete moltissimi gusti artigianali, tra frutta e creme, con alcuni accenni a sapori tropicali. Di solito c’è un po’ di fila da fare, ed i prezzi non sono economici, ma una tappa da Suso è obbligatoria.
Se invece volete spendere meno, potete trovare un ottimo gelato anche da La Boutique del Gelato, una piccola gelateria con una decina di gusti. Un cono con due palline (giganti) di gelato costa solo 2.50€, nonostante la gelateria si trovi in pieno centro.
Teatro Italia (ora un supermercato)
In pieno quartiere Cannaregio si trova il famoso ex Teatro Italia, risalente al 1915, ma che purtroppo negli anni ’70 cadde in rovina. Venne pria adibito ad aula per l’Università Ca’ Foscari prima di diventare definitivamente un supermercato. Il brand Despar, infatti, mise sul piatto oltre 4 milioni di euro per modernizzare e restaurare l’ex teatro, lasciando l’impianto originale, ma trasformandolo in un supermercato aperto a cittadini e turisti.
E così adesso è possibile fare la spesa sotto la platea del vecchio teatro, o ordinare la carne al reparto macelleria, dove una volta c’era il palco. A noi personalmente non ha traviato troppo questa trasformazione. È stata comunque un’occasione per dare una nuova vita ad un luogo che ormai era caduto in disuso e per il quale non c’erano più fondi per restaurarlo a dovere.
Cripta allagata nella Chiesa di San Zaccaria
Tutti solitamente si concentrano sulla visita a San Marco, ma anche la chiesa di San Zaccaria merita, specialmente per un motivo custodito al suo interno, in profondità.
Si trova infatti dentro la chiesa di San Zaccaria l’unica cripta allagata visitabile d’Italia. Si tratta di una cripta del X° secolo, realizzata in origine per contenere diverse reliquie di santi. Col tempo, però, il livello del mare si è alzato e ora il risultato è che la cripta è quasi perennemente allagata.
Per visitarla bisogna pagare un biglietto di 3€ a persona dentro la chiesa.
Su e giù per il Ponte di Rialto
Ora che ci siamo rinfrescati, proseguiamo l’itinerario di tre giorni a Venezia con il simbolo per eccellenza della città: il Ponte di Rialto, uno dei quattro ponti che attraversano il Canal Grande, ma sicuramente il più affascinante.
E’ sempre affollatissimo, ma la visuale che avrete una volta arrivati sopra sarà impagabile: la laguna veneziana sarà ai vostri piedi, con le gondole ed i water taxi che sfrecciano sotto di voi.
Per scattare le foto migliori, vi consigliamo di scendere alla destra del ponte, dove troverete una piccola passerella che affaccia proprio sul Canal Grande. Se attendete il momento giusto, potrete portarvi a casa una splendida foto col ponte sullo sfondo ed una romantica gondola ad incorniciare il tutto.
Un passaggio per il Ponte delle Tette
Non è come pensate…. O forse sì. Siamo capitati al Ponte delle Tette per caso, ed, incuriositi da questo particolare nome, abbiamo chiesto ad alcuni locali cosa significasse.
Il Ponte delle Tette, che unisce Santa Croce a San Polo, nel 1400 era il simbolo del quartiere a luci rosse di Venezia. Infatti, le meretrici dell’epoca erano state esiliate in questo quartiere, e per attirare i potenziali clienti, si affacciavano alle terrazze con il petto nudo.
Da qui deriva il nome del ponte, e del canale che vi scorre sotto, il Rio delle Tette.
La vista dall’alto sulla Scala Contarini del Bovolo
La Scala Contarini del Bovolo è uno dei tesori nascosti di Venezia. Nascosta perché per trovarla bisogna cercarla, poiché si trova all’interno di una calle stretta e senza indicazioni. Ma una volta trovata, resterete a bocca aperta da questo simbolo di architettura gotica veneziana.
Si tratta di una scala a chiocciola gotica, appunto, risalente al periodo tra Trecento e Quattrocento. Il costo di entrata è di 6€ se avete meno di 26 anni, altrimenti il prezzo pieno è di 7€.
Una volta arrivati in cima, il panorama che si aprirà davanti a voi sarà degno di un film: in lontananza scorgerete San Marco, accerchiata dai tetti di tante casette una accanto all’altra, ed in mezzo, come venature, scorrono i canali.
Pausa Pranzo
Durante il vostro itinerario di tre giorni a Venezia, vi consigliamo di provare la semplice ma sostanziosa e autentica cucina dell’Osteria A La Campana nascosta sulla via principale, oppure l’eccellente Bistrot de Venise, le cui ricette derivano direttamente dai libri di cucina italiani e francesi del Rinascimento.
Se si preferisce un pranzo veloce ed economico, ci sono due eccellenti tavole calde che propongono cibi caldi e pronti vicino al Ponte di Rialto: Rosticceria San Bartolomeo e Rosticceria Teatro Goldoni.
Pomeriggio
Un panorama mozzafiato sulla terrazza Fondaco dei Tedeschi
Un altro panorama mozzafiato è quello che si ha dalla terrazza panoramica del Fondaco dei Tedeschi, una boutique di alta moda, utilizzata anche per sfilate ed eventi, proprio di fianco al Ponte di Rialto.
Qui l’entrata è gratuita, ma negli orari di punta potrebbe esserci parecchia fila.
Entrate alla Libreria Acqua Alta
Un altro tesoro nascosto di Venezia è la Libreria Acqua Alta, una delle più belle librerie del mondo.
Nata nel 2004, è stata concepita come un luogo dove salvaguardare i libri dal rischio di bagnarsi a causa delle frequenti inondazioni. All’interno, infatti, non troverete scaffali o mensole, ma gondole, canoe e barche ricolme di libri.
La vera chicca però è l’angolino esterno: un piccolo patio occupato da libri antichi, dove è possibile sedersi per leggere assaporando la pace ed il silenzio tra i canali veneziani. Attenzione alle frotte di turisti che entrano solo per fare delle foto: potrebbero disturbare la vostra lettura.
Porta della botte
Questa è l’unica porta dalla forma insolita, con la base più allargata, proprio a forma di botte. Il motivo? Questa in origine era la porta della confraternita dei Boteri, coloro che creavano le botti di vino e che avevano bisogno di farle passare in maniera semplice e veloce attraverso la porta.
Ti basta digitare su Google Maps “Porta della botte” e la troverai facilmente.
Uno Spritz con cicchetti dai bacari
Concludiamo il primo giorno di questo itinerario di tre giorni a Venezia con un rituale tipico veneziano: entrare in un bacaro (le osterie veneziane), ordinare uno Spritz fatto in casa e gustarlo sul lungo canale accompagnato dai classici cicchetti, ovvero dei piccoli assaggi di cibi locali, come fossero tapas spagnole.
L’orario perfetto è orario tramonto, quando il colore arancio dello Spritz si confonde con quello del sole che cala nel cielo.
Il luogo dove trovare molteplici bacari è appena scesi dal Ponte di Rialto, sulla vostra destra.
Itinerario di tre giorni a Venezia: Giorno 2
Murano: i maestri del vetro
L’isola di Murano è la più grande delle tre isole maggiori nella laguna settentrionale di Venezia. Offre un senso di ciò che Venezia avrebbe potuto essere come piccolo villaggio, molto prima che i turisti la invadessero.
Le banchine ed i canali di Murano si animano con i pescatori che scaricano il pescato del giorno. Le sue calli sono riscaldate dalle fornaci delle sue numerose fabbriche di vetro, una tradizione secolare di quest’isola che da tempo si è diffusa a Venezia stessa.
Palloncini di vetro a Murano
Burano: perdersi tra le casette colorate
Burano è un’isola di case di pescatori dai colori vivaci nella Laguna Nord di Venezia.
E’ la versione piccola di Venezia, come se fosse un villaggio di pescatori, una frazione di isolotti inframmezzati da mini canali e fiancheggiata da case dai colori accesi che si trovano nell’estremo lembo settentrionale della Laguna di Venezia. E’ accessibile solo tramite un’ora di vaporetto da Murano.
Il nome di Burano deriva dalla lavorazione del merletto, un’arte antica che può ancora raggiungere prezzi elevati nei negozi veneziani. I prezzi possono essere un po’ più ragionevoli qui: puoi comprare un fazzoletto con bordi in pizzo per circa 10€.
Idee per la cena
Congratulazioni. È stata una lunga giornata, piena di arte e storia. È tempo di festeggiare con un sontuoso pasto a base di pesce, se questo è il tuo genere, perché è certamente quello di Venezia.
Basta ricordare questo: Venezia è diversa dal resto d’Italia, dove le 19.30 sono considerate una cena anticipata. A Venezia, alle 19.00 è normale iniziare la cena, e molti ristoranti chiudono le loro cucine prima delle 21:00 (quando, nel sud dell’Italia, invece i pasti stanno appena incominciando).
Itinerario di tre giorni a Venezia: Giorno 3
Piazza San Marco
Trascorri le prime ore della mattina vagando senza meta per il labirinto di vicoli di Venezia. Oppure siediti in Piazza San Marco per ascoltare i duelli tra i suonatori di pianoforte che suonano per i tavoli di fronte ai cafè in competizione.
Se ti rechi al Ponte del Lovo sappi che qui c’è la visuale migliore per ammirare il campanile di piazza San Marco tra i palazzi. Uno scorcio reso ancor più romantico dal passaggio continuo delle gondole sotto di esso.
Sotoportego Zurlin
Venezia è piena di piccoli passaggi chiamati “sotoporteghi”, ma uno dei più celebri di tutta la città è indubbiamente il Sotoportego Zurlin. Esso è così famoso perché è il più basso di tutta Venezia. Pensa che le persone più alte di 1.65m devono abbassare la testa o rischiano di sbatterci contro ogni volta.
Il Ponte dei Sospiri
Il Ponte dei Sospiri è un ponte ad arco barocco che collega il Palazzo Ducale alla prigione adiacente. Era qui che i prigionieri avrebbero camminato fino alla loro condanna e al loro ultimo sospiro mentre intravvedevano per l’ultima volta Venezia.
La casa di Marco Polo
Non tutti sanno che a Venezia si trova quella che all’epoca fu la casa di Marco Polo.
E’ collocata nel sestriere di Cannaregio, nell’odierna Corte del Milion, in Calle Scaleta. All’esterno dello storico palazzo troverete una targa con scritto in grande proprio il nome di Marco Polo, quindi non potrete sbagliare.
Pausa Pranzo
Pranza nella trattoria a conduzione familiare Ai Cugnai, governata da un branco di zie veneziane (cognate, in realtà) che si trasformano in autentiche cuoche casalinghe.
Pomeriggio
Perdetevi
Venezia ha la sua giusta dose di monumenti, musei e chiese decorate, ma francamente la cosa migliore che puoi fare nel tuo ultimo giorno qui è ignorare tutti i luoghi famosi e passeggiare per le strade senza meta.
Se puoi, durante il tuo itinerario di tre giorni a Venezia, prova a perderti. Passeggerai tra palazzi gotici in decadenza, decorati con finestre bizantine a punta. Inciamperai in campielli tascabili dove i bambini del posto tireranno un pallone da calcio attorno a un pozzo medievale. Ti immergerai nell’ombra di un piccolo bar per condividere un bicchiere di vino con i locali.
Per evitare al meglio le folle di turisti, dirigiti nei quartieri residenziali di Castello (specialmente nella metà orientale); il nord di Cannaregio, in particolare il Ghetto (il quartiere ebraico medievale); e La Giudecca, un’altra grande isola veneziana, in gran parte residenziale non collegata al resto di Venezia da nessun ponte.
Ora che hai ricaricato le tue batterie mentali e sei stato ubriaco in un dolce far niente italiano, attraversa il Canal Grande nel quartiere di Dorsoduro per trascorrere il pomeriggio impegnato in un forte apprezzamento artistico.
Idee per la cena
Per cena continuate con lo spirito zen mattutino girovagando per trovare il vostro posto speciale in cui mangiare.
Basta cercare i menù in italiano (non in cinque lingue) e una clientela che sembra almeno in parte locale (questa è Venezia, quindi ogni ristorante sarà almeno per metà pieno di turisti).
Dove dormire:
Noi abbiamo alloggiato all’hotel Amadeus Holidays, in pieno centro a Venezia, tra le calli veneziane. E’ infatti situato all’interno di un palazzo storico, risalente al 1700.
Abbiamo prenotato con Booking, e abbiamo speso 250€ in due per due notti in camera matrimoniale, inclusa la tassa di soggiorno. Un ottimo rapporto qualità-prezzo.