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Organizzare un itinerario di 7 giorni in India non è scontato, perché i luoghi da vedere sono tanti, ma se hai solo una settimana a disposizione una buona soluzione può essere quella di dedicarsi al famoso “Triangolo d’Oro” indiano. Vale a dire visitare la capitale Delhi, Jaipur (capitale del Rajasthan) e Agra (la città del Taj Mahal).

Una settimana è secondo noi sufficiente per questa tipologia di viaggio, e nell’articolo che leggerai ti daremo ogni consiglio e informazione di cui hai bisogno per poter pianificare al meglio e nel dettaglio un itinerario di 7 giorni in India.

Periodo migliore in cui andare

La primissima scelta che devi fare quando organizzi un itinerario di 7 giorni in India è capire il periodo migliore per visitare il l’area del Triangolo d’Oro, che si trova a nord del Paese.

In questa macro zona i mesi più indicati per un viaggio sono i seguenti: febbraio, marzo, inizio aprile, ottobre e novembre. Sono infatti i mesi meno caldi e afosi, ma soprattutto i mesi in cui non si verificano i monsoni, ovvero le piogge torrenziali che colpiscono il nord dell’India solitamente da maggio a settembre.

Abbiamo escluso anche i mesi di dicembre e gennaio tra quelli suggeriti, perché sono i mesi più nebbiosi in ottica Taj Mahal. In questi due mesi può capitare frequentemente di non riuscire ad ammirare una delle 7 meraviglie del mondo, proprio a causa della densa nebbia che avvolge il monumento.

Noi siamo andati nel Triangolo d’Oro tra fine marzo e inizio aprile e, in 7 giorni, non abbiamo avuto mai un giorno di pioggia o di nebbia. Le temperature erano stabili sui 30° di giorno e sui 20° la sera, senza che ci fosse un’afa troppo avvolgente. Consigliamo quindi uno dei 4 mesi e mezzo per poter prenotare un viaggio nel Triangolo d’Oro di 7 giorni.

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Quali documenti servono per partire

Arriviamo ad un altro punto cruciale dell’organizzazione pre viaggio in India: capire quali documenti servono per partire. Di seguito un breve riassunto per punti di ciò che è obbligatorio avere se vuoi andare in India:

  • Passaporto con validità residua di almeno 6 mesi
  • Visto valido fino a 30 giorni in India, da comprare sul sito ufficiale del governo indiano al costo di circa 25€ a testa.
  • Assicurazione sanitaria (noi ti consigliamo quella di Heymondo con la quale puoi avere anche uno sconto del 10%)

La parte più “impegnativa” è quella dell’acquisto del visto, più che altro per la procedura ricca di pagine con dati da compilare. Ma in generale è un procedura molto semplice e che non ti richiederà più di 20-30 minuti per ogni richiesta.

Tra l’altro, il visto indiano arriverà in 48 ore dalla richiesta, quindi non è necessario comprarlo con mesi d’anticipo. Puoi anche permetterti di acquistarlo una settimana prima della partenza senza problemi. Sicuramente però, per stare tranquilli, meglio acquistarlo un paio di settimane prima, onde evitare qualsiasi possibile disguido.

Una volta acquistato il visto e ricevuta la mail ufficiale, dovrai usare il numero di Application ID ricevuto e la password per entrare nuovamente nel sito del governo indiano e scaricare il visto da presentare poi alle autorità in aeroporto, anche sul telefonino. Ricorda quindi sempre di tenere traccia del numero di Application ID, perché ti servirà anche in un secondo momento.

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Cosa mettere in valigia

Nel pianificare un itinerario di 7 giorni in India è fondamentale sapere anche preparare la valigia nel migliore dei modi. Ne avevamo già parlato in un articolo specifico, ma vogliamo darti qualche suggerimento anche qui. Ecco quindi qualche consiglio sia per lui che per lei, valido soprattutto per la zona del Triangolo d’Oro.

Uomo

Consigliamo sicuramente t-shirts, shorts, ma anche pantaloni lunghi leggeri. Le camicie di lino dai colori chiari sono perfette in ottica foto e video, mentre per le scarpe puoi optare sia per scarpe da ginnastica che per espadrillas: comode da portare, leggere e poco ingombranti in valigia. Non dimenticare infine un cappello per le giornate quasi sempre assolate!

Donna

In India non ci sono regole ferree riguardo l’abbigliamento femminile come nei Paesi prettamente islamici (tipo Marocco o Emirati Arabi).

Naturalmente, però, la forma di rispetto migliore è quella di vestirsi in maniera simile alle persone locali. Il che vuol dire evitare canottiere, maglie troppo scollate e minigonne/shorts troppo vistosi. Il giusto compromesso secondo noi da mettere in valigia sono: tute leggere, abiti svolazzanti e colorati, top semplici ma eleganti, gonne e pantaloni larghi.

Riguardo le calzature, sicuramente i sandali sono perfetti in qualsiasi stagione e decisamente in sintonia con gli outift elencati in precedenza.

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India è un Paese sicuro-vestiario

Internet in India: quale SIM scegliere

Anche in questo caso avevamo già scritto un articolo dettagliato riguardo a come connettersi a internet in India. Ti diamo giusto qualche breve informazione generale, così che tu possa farti un’idea di come organizzarti al tuo arrivo a Delhi.

La SIM locale che suggeriamo è quella di Airtel, il maggior gestore telefonico del Paese, con una buona copertura sia in 4G che in 5G in alcune zone. Puoi comprare la SIM direttamente nell’area arrivi dell’aeroporto di Delhi. C’è un bancone in cui acquistare la SIM e il costo è davvero basso: 400 rupie (poco più di 4€) per ogni SIM card con 1.5GB incluso ogni giorno. Ricorda però che al bancone di Airtel non accettano carte di credito. Dovrai quindi prelevare per forza in uno degli ATM presenti in aeroporto (e non sempre funzionano purtroppo).

Se vorrai invece ulteriori GB da acquistare lo puoi fare sul sito di Airtel. Ti basta inserire il tuo numero di telefono indiano e selezionare il numero di GB che vuoi. Noi ne abbiamo acquistati 50GB al costo di 300 rupie (circa 3€), un vero affare!

Per capire come attivare la SIM di Airtel sul tuo telefono ti invitiamo a leggere l’articolo dettagliato in questione.

Itinerario di 7 giorni in India: una settimana nel Triangolo d’Oro

Arriviamo adesso a parlarti nel concreto dell’itinerario di 7 giorni in India nel Triangolo d’Oro. Di seguito abbiamo stilato giorno per giorno i luoghi da visitare e le esperienze da provare a livello generale. Questo perché puoi trovare le informazioni dettagliate negli articoli specifici per ogni città: Delhi, Jaipur e Agra.

Ci teniamo, inoltre, a precisare che i consigli di questo itinerario sono specifici per chi decide di noleggiare un’auto o, ancora meglio, di avere un autista privato con cui spostarsi. Se ti spostassi con i mezzi pubblici (bus, treno o tuktuk) non riusciresti quasi di sicuro a vedere determinati luoghi di cui andremo a parlare, perché non si trovano propriamente vicino alle tre città in questione.

Giorno 1

Atterrando a Delhi, l’itinerario di 7 giorni in India non può che partire dalla capitale del Paese. Ti consigliamo di dedicare due giorni pieni alla scoperta di Delhi, partendo subito il primo giorno con 4 luoghi simbolo della città.

India Gate

Un memoriale di guerra costruito per commemorare oltre 82 mila soldati dell’esercito dell’India Britannica caduti tra il 1914 e il 1921 durante la I Guerra Mondiale.

Lo abbiamo trovato estremamente simile all’Arco di Trionfo parigino, anche se questo ha dimensioni davvero colossali. La folla attorno ad esso è sempre tanta, così come la quantità di locali che proveranno a venderti la qualunque. Non c’è in ogni caso alcun biglietto di ingresso e la visita è gratuita.

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Sikh Temple

In India la religione sikh è fortemente seguita (anche se non come l’induismo). E nel centro di New Delhi ecco che si trova il tempio Sikh per eccellenza: Gurudwala Bangla Sahib.

La particolarità più grande di questo tempio Sikh è il Langar, una cucina speciale dove tutti coloro che lo desiderano possono sedersi per terra, insieme ad altri commensali, e mangiare un pasto caldo gratuitamente. Ogni giorno vengono preparati oltre 55 mila pasti per persone di qualunque nazionalità e religione, preparati con materie prime comprate dai soldi delle offerte quotidiane.

Per accedere al tempio devi semplicemente toglierti le scarpe e indossare un copricapo locale. Puoi vedere la cucina, ma anche assistere alla lettura del libro sacro Sikh e l’ingresso, anche in questo caso, è gratuito.

Delhi in due giorni-sikh-temple

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Qutub Minar

La terza tappa consigliata è Qutur Minar, ovvero il minareto in mattoni più alto del mondo risalente al 1200 e alto oltre 72 metri. Sfortunatamente non è più possibile salirci sopra a causa dell’alto tasso di suicidi negli ultimi anni e anche la base è stata recintata, perché il sudore delle persone che abbracciavano il monumento rovinava la pietra arenaria di cui è composto.

In ogni caso resta un minareto splendido da vedere e immortalare, anche se questa volta il biglietto c’è. Il costo infatti è di 600 rupie a testa (circa 6€).

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Swaminarayan Akshardham

Continuiamo a parlare di templi perché a Delhi si trova un tempio indù gigantesco e recentissimo. Si chiama Swaminarayan Akshardham, inaugurato solo nel 2005, e con un Guinnes dei Primati speciale. Si tratta infatti del tempio indù più grande al mondo ed effettivamente a prima vista appare enorme.

Purtroppo non è possibile accedervi con telefono e fotocamera, anzi in realtà non è possibile portare nulla se non portafogli e pochissimo altro, per cui foto e video non ne abbiamo fatti, ma abbiamo ugualmente apprezzato il tempio nel suo insieme. L’entrata è gratuita, ma senza una guida locale farai fatica ad apprezzare le stanze e la simbologia di statue e dettagli vari.

Giorno 2

Lotus Temple

Il secondo giorno alla scoperta di Delhi deve partire necessariamente dal Lotus Temple. Si tratta di uno dei templi più recenti degli ultimi anni, dato che è stato inaugurato nel 1986, a forma di fiore di loto. È stato scelto questo fiore proprio perché rappresenta un simbolo di pace, purezza e immortalità per gli indiani ed è dedicato al culto Baha’i.

Per entrarci, anche in questo caso, bisogna rimuovere le scarpe e al suo interno non è possibile fare foto e video. Puoi semplicemente entrare e pregare la tua religione, qualsiasi essa sia, senza alcun problema, basta farlo in silenzio.

L’entrata è gratuita e ormai è davvero un simbolo della città di Delhi, nel quartiere New Delhi.

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Humayun’s Tomb

Forse non tutti sanno che per costruire il Taj Mahal ci si è ispirati ad un mausoleo di Delhi: Humayun’s Tomb. Questo mausoleo è stato edificato dalla moglie dell’Imperatore moghul Humayun per la morte di suo marito nel 1572.

Assomiglia più che a un mausoleo ad un enorme palazzo reale, eppure al suo interno è custodita la tomba dell’Imperatore. Il fascino c’è tutto, così come lo specchio d’acqua che ricorda vagamente il Taj Mahal, ovviamente in piccolo.

Consigliamo vivamente di trascorrere 1-2 ore in questo sito, anche perché è patrimonio UNESCO dal 1993 e il costo d’entrata non è particolarmente alto. Il biglietto costa 250 rupie a testa (circa 2,50€).

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Old Delhi

Visitare Delhi in due giorni vuol dire esplorare i due cuori pulsanti della capitale indiana: New Delhi e Old Delhi. La prima ricca di templi stupefacenti, tra cui alcuni che abbiamo citato, ricca di aree verdi e, tutto sommato, caotica ma con uno suo equilibrio.

Old Delhi, d’altra parte, è invece un quartiere assai diverso. Qui il caos regna padrone e il suono dei clacson è il sottofondo continuo in ogni stradina e in ogni angolo dell’antica area urbana della città. Il primo impatto, non lo neghiamo, è stato davvero scioccante. Un traffico incredibile e senza regole, animali sul ciglio della strada e odori pesanti ci hanno da subito colpito.

Consigliamo un giro in rikshaw o in tuktuk per poter apprezzare a pieno questo quartiere così unico nel suo genere. Il costo per 45-60 minuti di “tour” è a discrezione come sempre dell’autista, ma generalmente non ti chiederà più di 500 rupie (5€ circa).

Mercato delle spezie

Concludiamo il secondo giorno a Delhi con un’altra esperienza nel quartiere antico della città. Qui si trova infatti un mercato davvero speciale in cui andare, ovvero il mercato delle spezie. Non si tratta però di un classico bazar, ma del mercato delle spezie più grande di tutta l’Asia.

Qui è impressionante vedere la quantità di chioschi e venditori di ogni genere di spezia, anche direttamente sull’asfalto. Se vuoi portare a casa un souvenir a poco prezzo da usare in cucina questo è il luogo che fa per te. La scelta tra gli ingredienti è vastissima: curry, cumino, cannella, zenzero, peperoncini, frutta secca e tantissimi altri prodotti. Tutti in bella vista e con profumi molto gradevoli e colori sgargianti.

Giorno 3

Il terzo giorno lo puoi considerare più che altro un giorno di trasferimento nel tuo itinerario di 7 giorni in India. È il primo giorno in cui fisicamente ti muoverai e passerai da una città all’altra. In questo caso preciso da Delhi a Jaipur.

Siccome il trasferimento in macchina dalla capitale dell’India a quella del Rajasthan è lungo (almeno 5 ore, traffico permettendo), non sono molte le attività che puoi fare in questa giornata. Un luogo però che è di strada e che ti consigliamo assolutamente di non perdere è il tempio Galta Ji Temple, detto anche Monkey Temple.

Questo tempio si trova a circa 30 minuti di auto da Jaipur e la sua particolarità più grande è nel suo complesso di ci vivono decine e decine di scimmie, carinissime da fotografare, ma con le quali non ti suggeriamo di interagire troppo. Dopotutto sono pur sempre scimmie selvatiche.

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All’interno del complesso dei templi si trovano 7 piscine sacre (kunds) in cui uomini e donne sono soliti compiere veri e propri bagni per purificarsi dai peccati, lavandoli via. Durante la nostra visita, infatti, abbiamo visto tantissime persone locali immergersi dentro alle vasche, intente a purificarsi. Ma le vedrai soprattutto se ci vai nei giorni festivi.

L’ingresso base costa 100 rupie a testa (1€), mentre costa 150 rupie (1.50€) se vuoi anche scattare foto e video.

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Giorno 4

Così come per Delhi, anche per Jaipur consigliamo vivamente di esplorarla in un paio di giorni pieni. Così facendo avrai abbastanza tempo per ammirare tutti i luoghi di culto più famosi, senza troppa fretta né stress di alcun genere.

City Palace

Alla mattina del primo giorno a Jaipur consigliamo subito di partire col botto, visitando il City Palace, ovvero il Palazzo Reale del Marajah, tutt’oggi utilizzato dai discendenti dell’ultimo Marajah. Il biglietto d’ingresso base costa 7€ a persona, ma dà l’accesso solo a pochissime parti del City Palace, mentre quello da 40€ a persona include un percorso completo di quasi 2 ore, con inclusi alcuni benefit:

  • Stanze reali (tra cui la magnifica stanza blu e bianca e la stanza degli specchi)
  • Guida privata in inglese che scatta anche foto
  • Tè/caffé con biscotti nella terrazza privata del City Palace

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Noi abbiamo scelto l’opzione più costosa, ma possiamo assicurarti che ne è valsa la pena. Stanze mozzafiato in cui c’eravamo solo noi (andandoci all’apertura) e con una guida bravissima e che ci ha pure scattato diverse foto sublimi.

Patrika Gate

Un’altra chicca da non perdere a Jaipur nella quale ci si può andare direttamente dopo la visita al City Palace è il Patrika Gate. Si tratta di una delle porte d’accesso alla città, indubbiamente la più bella e fotogenica di tutte.

L’esterno è ovviamente colorato tutto di un rosa acceso brillante, ma è il porticato del Patrika Gate che lascia senza fiato. Esso infatti è finemente decorato, sia sul soffitto, ma anche lungo tutte le enormi colonne che lo sostengono. Non è un caso che gran parte dei promessi sposi indiani vengano a scattare shooting fotografici proprio in questa location.

Noi infatti abbiamo dovuto aspettare circa 20-30 minuti prima di poter ritagliarci 5 minuti per foto e video. Ma ti assicuriamo che l’attesa n’è valsa la pena, perché la location è meravigliosa e molto romantica.

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Hawa Mahal

Concediti anche una sosta al Palazzo dei Venti, chiamato Hawa Mahal. Questo palazzo rosa è il simbolo di Jaipur e si trova proprio in pieno centro a pochi minuti a piedi dall’hotel Bloom Boutique.

Se vuoi avere una splendida visuale dall’alto del Palazzo dei Venti puoi recarti al Tattoo Café & Lounge o al Wind View Cafe. Da qui vedrai ad un’altezza di 20-30 metri il magnifico palazzo rosa in tutta la sua magnificenza.

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Giorno 5

Continuiamo con l’itinerario di 7 giorni in India, precisamente al secondo giorno a Jaipur. Come ti avevamo già consigliato nell’articolo dedicato a Jaipur, ecco quali sono i luoghi puoi visitare tranquillamente in un giorno:

  • Water Palace, ovvero il palazzo galleggiante del 1700 e lentamente sommerso dall’acqua. Visibile solo da lontano e non visitabile
  • Amber Fort, la fortezza del 1500 in cui il Marajah controllava il bottino di guerra e teneva udienze per ascoltare i bisogni dei cittadini. 15 minuti a piedi per salirci e circa 5€ a testa l’ingresso al forte imponente
  • Massaggio ayurvedico da Kerala Aurvedic Spa. Puoi provare varie tipologie del tipico massaggio indiano per stimolare i chakra. Il costo medio è di 25€ a testa per 60-70 minuti
  • Tiger Fort, il punto panoramico più famoso di Jaipur in cui assistere al tramonto. Il costo è di 2.50€ a testa circa ed è raggiungibile con auto o tuktuk

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Giorno 6

Terminata la visita a Jaipur è giunto il momento di dirigersi verso l’ultima città del Triangolo d’Oro: Agra, ovvero la città del Taj Mahal. Lungo il tragitto, però, ci sono due luoghi meno inflazionati, ma altrettanto meritevoli di una visita, che si trovano proprio di strada per raggiungere Agra. Stiamo parlando di Chand Baori e Fatehpur Sikri, ecco tutte le informazioni a riguardo.

Chand Baori

Questo è uno dei pozzi a gradoni più importanti e meglio conservati di tutta l’India. Risale al VII° secolo, profondo 119 metri, e fu costruito per raccogliere la pioggia dei monsoni per i periodi di grande siccità. Rappresenta davvero un’opera di ingegneria pazzesca e, cosa strabiliante, il pozzo è praticamente immutato e quindi conservato quasi alla perfezione.

Non è possibile entrare all’interno del Chand Baori perché troppo pericoloso, oltre che dannoso per il sito stesso, ma si può avere lo stesso una visuale superlativa dall’alto. Un altro pozzo a gradoni simile si trova nei pressi di Jaipur e si chiama Panna Meena. Però questo purtroppo si è lentamente deteriorato a causa delle orde di turisti che ci andavano dentro.

Fatehpur Sikri

Lungo il tragitto per andare ad Agra ecco un altro luogo imperdibile: Fatehpur Sikri. Si tratta in questo caso di una città fantasma, patrimonio UNESCO, che ha una storia molto particolare alle spalle.

La città di Fatehpur Sikri, infatti, fu costruita nel 1500 dall’imperatore Akbar il Grande grazie alla profezia di un veggente. L’imperatore sposò tre donne di tre religioni diverse, ma nessuna sembrava essere in grado di dargli un erede. Così l’imperatore decise di far visita a un santone del villaggio di Sikri, il quale gli disse che avrebbe avuto ben tre figli in futuro. La profezia si avverò e Akbar scelse Sikri come nuova capitale del suo Impero in segno di riconoscimento.

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La città oramai è disabitata dal 1586 (solo 15 anni dopo la sua costruzione), ma i palazzi sono rimasti immutati, così come il cortile con il pavimento costruito appositamente per giocare a pachisi, un gioco simile al backgammon, ma con persone vere e proprie (ovvero gli schiavi dell’imperatore).

Per visitare la città fantasma occorre fermarsi nel parcheggio delle auto e da lì pagare 550 rupie a testa (5,50€) e poi prendere un mini van locale che ti porterà alla fortezza vera e propria. La durata complessiva della visita è di circa 2 ore.

Giorno 7

Giungiamo all’ultimo giorno dell’itinerario di 7 giorni in India e non possiamo che concluderlo con il pezzo forte del viaggio: la visita al Taj Mahal. Questo monumento è il simbolo della storia d’amore che ha avuto come protagonisti l’imperatore Moghul Shah Jahan e sua moglie Arjumand Banu Begu e, nel 2007, è diventato ufficialmente anche una delle 7 meraviglie del mondo.

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Anche in questo caso avevamo scritto già un articolo dettagliato a riguardo con tutte le informazioni tecniche e precise. Ma le nozioni da tenere a mente sempre sono le seguenti:

  • Consigliamo la visita all’orario di apertura, ovvero all’alba, quando ci sono meno turisti e la luce è meravigliosa
  • Il prezzo è di 1500 rupie a testa (circa 15€) pagabili cash
  • Solitamente ci saranno molte persone che vorranno farti da guida. Noi ci siamo trovati benissimo con Danish Khan che fa questo mestiere da oltre 15 anni ed è stata una guida bravissima e anche un fotografo eccezionale
  • La visita del Taj Mahal con la guida si aggira solitamente sulle 2-3 ore massimo, ma nulla ti vieta di restare più tempo per poter visitare il monumento con calma e seguendo i tuoi ritmi

La visita al Taj Mahal è stata indubbiamente l’esperienza più bella di tutte e per questo ti consigliamo caldamente di tenerla per ultima, così da chiudere in bellezza il viaggio in India.

La giornata però non è ancora conclusa. Noi infatti abbiamo dedicato il pomeriggio ad altri tre luoghi famosissimi ad Agra. Vediamo dunque come concludere al meglio l’itinerario di 7 giorni in India.

Il primo è Agra Fort, il luogo in cui venne imprigionato nella torre l’imperatore che fece costruire il Taj Mahal da suo figlio, e che a noi ha messo davvero tanta tristezza.

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Il secondo invece è il Baby Taj (Itmad-ud-Daula), stessa costruzione di quello più famoso, ma in versione decisamente più piccola e fatto edificare dalla regina in onore del padre defunto. Sicuramente l’impatto non è stupefacente come per il Taj Mahal, però comunque la cornice del fiume con i bufali al pascolo alle sue spalle rende questo luogo molto bello da visitare. Costo di 310 rupie a testa (circa 3€).

Il terzo, infine, è il punto panoramico Taj Viewpoint Ada da cui puoi ammirare uno strepitoso tramonto con il Taj Mahal sullo sfondo. Lo puoi raggiungere parcheggiando la macchina e poi andando in tuktuk al costo di 200 rupie a tratta circa. Una conclusione perfetta per il tuo itinerario di 7 giorni in India.

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Hotel in cui alloggiare

Quando organizzi un itinerario di 7 giorni in India è importante anche la scelta degli alloggi in cui dormire. La cosa bella dell’India è il fatto che per soggiornare in hotel da 4-5 stelle non bisogna sempre svenarsi. I prezzi infatti sono molto bassi e solitamente già con 50€ a notte in due si può dormire in alberghi molto validi e belli. Ecco i 3 hotel che noi ti consigliamo nelle 3 città del Triangolo d’Oro.

Delhi – The Cleridges

Questo non è un hotel come tutti gli altri, perché si tratta del primissimo hotel di tutta l’India ad aver ottenuto 5 stelle come riconoscimento nella sua categoria. E dobbiamo dire che, per quanto visto se le merita tutte essendo in India.

Vero è che le camere sono un po’ datate e necessiterebbero di una rinnovata, ma l’edificio in sé è favoloso a partire dalla hall. Avrai a disposizione anche il servizio in camera con piatti di vasta selezione tra cui scegliere, piscina, palestra e una colazione da re, ricca di prodotti internazionali e locali (salati e dolci) di alta qualità.

La posizione è centrale e comoda per esplorare la maggior parte delle attrazioni cittadine. Il costo, infine, non è di certo basso per gli standard indiani perché si parla di una media di 190€ a notte. Però, se visiti l’India per un’occasione speciale, o se semplicemente hai budget e vuoi goderti hotel più comodi e lussuosi, questo albergo è quello che fa per te.

Jaipur – Bloom Boutique

Nella capitale del Rajasthan noi ci siamo trovati molti bene nel Bloom Boutique, un hotel molto carino e particolare, ricreato all’interno di un’antica Haveli, ovvero le residenze che testimoniavano la ricchezza dei commercianti indiani oltre 300 anni fa.

La struttura dell’haveli è molto simile ad un tipico riad marocchino e la nostra camera semplice, ma accogliente e pulita. Ci è piaciuto molto il fatto di avere l’aria condizionata in camera, il Wi-Fi e la possibilità del servizio in camera per mangiare.

Infine, la posizione dell’hotel è veramente ottima. Si trova in pieno centro a Jaipur, vicino a diversi ristoranti molto buoni e alle attrazioni più celebri della città. Il costo a notte parte da 25€, davvero un affare.

Agra – Tajview

Concludiamo con il terzo e ultimo hotel che consigliamo, questo si trova ad Agra e si chiama Tajview. A dispetto del nome, che fa intendere una visuale garantita sul Taj Mahal, ecco non è esattamente così. Solo da certe tipologie di camere è possibile infatti godersi la vista sul monumento più famoso del Paese.

Così non è stato per noi, ma quel che conta è che la camera fosse pulita, spaziosa e accogliente e così è stato. L’hotel ci è piaciuto molto infatti e lo consigliamo caldamente per un paio di notti. Il costo della nostra camera senza visuale sul Taj Mahal parte da 50€ a notte, con vista invece parte da 90€ a notte.

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