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Non c’è ombra di dubbio che una delle esperienze più belle della nostra vita finora sia stata vedere dal vivo i gorilla in Uganda. Questa nazione, insieme a Congo e Ruanda, è l’unica dove puoi ammirare da vicino i gorilla di montagna, con la differenza, rispetto agli altri due Paesi, che l’Uganda al momento è la più sicura.

Abbiamo vissuto un vero e proprio sogno e per questo vogliamo fornirti tutte le informazioni necessarie per farti vivere la nostra stessa esperienza ed emozione. In questo articolo troverai tutti i consigli per organizzare il tuo trekking con i gorilla in Uganda che hai sempre desiderato!

Gorilla in Uganda: tutto ciò che devi sapere per vederli

Permesso per vedere i gorilla in Uganda: come si acquista e quanto costa

La prima cosa da sapere se vuoi vedere i gorilla in Uganda è che per farlo dovrai acquistare un permesso speciale. Si chiama nello specifico Gorilla Permit e consiste in un permesso messo a disposizione dai vari tour operator per far vivere questa esperienza ai turisti. I tour operator in sostanza acquistano i permessi con largo anticipo per poi rivenderli ai turisti intenzionati a vivere l’esperienza insieme ai gorilla.

E qui veniamo alla parte più delicata, poiché il costo del permesso in questione è di 700$ (agosto 2021). Si tratta di circa 570€ a testa, una cifra alquanto elevata ma che è motivata da diverse ragioni. Prima su tutte il fatto che parte di questa cifra è destinata ai ranger, veterinari e guide che controllano abitualmente la salute dei gorilla e prevengono il rischio di estinzione. Non a caso fino a pochi anni fa i gorilla di montagna erano appena 680 in tutto il mondo.

Un’altra ragione dell’alto costo è motivata dal fatto che una parte di esso va alle comunità locali che così possono beneficiare indirettamente di turismo. Infatti in passato i locali uccidevano i gorilla, mentre dando loro parte del guadagno ci si assicura che queste barbarie vengano impedite.

 

Inoltre, se il prezzo fosse troppo basso verrebbero moltissime persone da tutto il mondo ogni giorno e questo comprometterebbe l’habitat dei gorilla. In questo modo si predilige un turismo più di nicchia, sfruttando anche il numero massimo di 80 persone al giorno che possono entrare nella foresta.

Se vuoi vedere i gorilla in Uganda dunque ti consigliamo di prenotare per tempo il permesso con il tour operator di riferimento, altrimenti potrebbe essere troppo tardi. Considera di chiedere disponibilità dei permessi almeno 5 mesi prima del viaggio.

Quale tour operator scegliere per vedere i gorilla in Uganda

La premessa che riguarda la scelta del tour operator in questo contesto è doverosa ed è la seguente. Per vedere i gorilla in Uganda la scelta del tour operator è pressoché irrilevante. Questo perché non è il tour operator che scegli che ti guiderà all’interno della foresta alla ricerca dei gorilla, ma saranno i ranger specializzati a compiere questo lavoro.

Che tu scelga un tour operator piuttosto che un altro per questa ragione è dunque insensato. Ciò che invece è determinante nella scelta del tour operator giusto la fa il contorno di questa esperienza. Ci riferiamo alla scelta dell’alloggio, la disponibilità dei permessi e alla preparazione generale della guida. Ecco che noi da questo punto di vista ci sentiamo caldamente di consigliarti Saso Uganda Safaris come tour operator per l’Uganda. In particolare, se avrai occasione, raccomandati di avere Michael come guida perché è una persona deliziosa, molto preparata, simpatica e con un’ottima conoscenza dell’inglese.

Noi ci siamo trovati benissimo, così come siamo stati emozionati nel vedere l’alloggio prenotato da Saso il giorno prima del trekking con i gorilla. Il tour operator ha scelto per noi il Gorilla Valley Lodge, una struttura immersa nel cuore della foresta di Bwindi e a 20 minuti dall’inizio del percorso con i ranger. Non da meno, Saso ha sempre a disposizione un’ampia scelta di permessi per vedere i gorilla durante l’anno, anche se, come accennato prima, è sempre consigliato prenotarli con largo anticipo per evitare che terminino.

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Trekking con i gorilla in Uganda dentro la foresta impenetrabile di Bwindi

Raduno e briefing iniziale

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Il gran giorno era arrivato e l’incontro con i gorilla di montagna stava per diventare realtà. Prima però è sempre obbligatorio registrarsi e fare un briefing insieme ai ranger che danno indicazioni e suggerimenti su come comportarsi dentro alla foresta. L’accorgimento principale riguarda il Silver Back (ovvero il capofamiglia con la schiena bianca) da non guardare negli occhi troppo a lungo, o potrebbe percepirlo come un segnale di sfida e attaccarti.

Dopo il briefing iniziale ci si divide in gruppi e a ciascuna famiglia di gorilla viene assegnato un gruppo di massimo 8 turisti. Ogni famiglia di gorilla ha un nome (ce ne sono una decina nella foresta) e la nostra si chiamava Mucunguzi. Per trovarla ci si affida non solo ai ranger ma anche i forest trackers, coloro che effettivamente cercano i gorilla, e i porters che hanno il compito di portare a pagamento zaini e borse delle persone più in difficoltà (15$).

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Il trekking all’interno della foresta impenetrabile di Bwindi

Finiti i preparativi e raggiunto un piccolo villaggio locale, ecco che abbiamo cominciato ad avviarci a piedi per il trekking all’interno della foresta. Se la prima parte del tragitto non presenta grandi difficoltà, non appena ci si inoltra nella foresta si capisce perché le è stato affiancato l’aggettivo “impenetrabile“.

Il percorso da quel punto comincia ad essere parecchio impervio e si cammina per forza di cose in fila indiana. I ranger si fanno strada a colpi di machete in certe occasioni e la temperatura scende drasticamente.

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Da quando si entra nella foresta ogni momento è buono per poter avvistare i gorilla: ci possono volere pochi minuti come ore. Non esiste mai una durata uguale per i trekking, ma noi dobbiamo dire di essere stati fortunati perché dopo appena 50 minuti di tragitto i ranger ci hanno avvisato che dei gorilla si trovavano non lontano da noi.

L’incontro con i gorilla di montagna

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Facendoci strada tra la folta vegetazione, la melma e i moscerini ecco che finalmente abbiamo scorto la famiglia di gorilla di montagna. Il primissimo incontro che abbiamo avuto è stato da pelle d’oca: mamma gorilla che teneva in braccio il suo piccolino mentre lo accarezzava e lo spulciava. Un momento così intimo e genuino che abbiamo avuto la fortuna di ammirare a pochissimi metri da noi. Tra l’altro il baby gorilla era l’esemplare più giovane e piccolo di tutti, dato che aveva appena 2 mesi.

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Abbiamo osservato questa scena per 20 minuti buoni, da qualsiasi angolazione, spostandoci di tanto in tanto quando era necessario, anche se in equilibrio precario. Fino a che, dopo qualche minuto, non è apparso alle sue spalle il capo famiglia: il Silver Back. Un gorilla maschio enorme, di quelli che si vedono solo nei documentari, mentre noi eravamo ad appena 5 metri da lui in rigoroso silenzio.

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Insieme a lui c’era anche un altro piccolo gorilla, decisamente vivace, che si divertiva ad arrampicarsi sugli alberi e a testare la resistenza delle liane nella foresta. Una scena incredibilmente simile a quella di Tarzan, con la differenza che quello non era una cartone, ma la realtà. Era meraviglioso vedere dal vivo la routine di questa famiglia di gorilla dai comportamenti simili ai nostri per certi aspetti. Dopotutto ci sarà un motivo se in origine anche noi eravamo primati come loro.

In totale siamo stati insieme alla famiglia di Gorilla per circa 1.20h, un po’ di più rispetto al limite consentito solitamente che è di un’ora. Ma se avrai la fortuna di stare con un ranger permissivo potrai goderti questo momento più a lungo.

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Pranzo e ritorno al villaggio

A malincuore abbiamo dovuto abbandonare la famiglia di gorilla, ma le emozioni vissute in quell’oretta e mezza scarse non le scorderemo mai più. Prima di lasciare definitivamente la foresta abbiamo però approfittato del momento per goderci un pranzo al sacco proprio in mezzo alla natura selvaggia.

Il pranzo al sacco è sempre offerto dall’hotel nel quale soggiorni e solitamente include panini, frutta, acqua e un succo. Abbiamo assaporato questo momento riguardando foto e video appena scattati con il cuore in gola. Dopo di che il tempo di lasciare definitivamente la foresta era giunto. L’esperienza in totale è durata circa 3.30h, ma ricorda che può variare in base a quando incontri i gorilla. Conosciamo persone che ci hanno messo anche 3 ore prima di incontrare la famiglia di gorilla nel loro habitat.

La chicca finale è il certificato ufficiale che viene rilasciato dai ranger nel quale si ufficializza il proprio trekking nella foresta impenetrabile. Un souvenir molto gradito e certamente unico nel suo genere.

Cosa portare per un’esperienza simile

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Per vedere i gorilla in Uganda devi sapere che il trekking nella foresta non è semplice e ti servirà per questo un’attrezzatura specifica. Ecco quali sono i must have per quest’attività:

  • Scarpe da trekking resistenti, meglio se di colore scuro perché al 99% si imbratteranno di fango
  • Calzini lunghi
  • Pantaloni lunghi
  • Maglietta e felpa
  • Giacca a piacere, perché essendo a oltre 2000 metri può fare parecchio freddo in certe stagioni
  • Mascherina, per evitare di trasmettere malattie ai gorilla dato che hanno per il 98% il nostro stesso DNA
  • Macchina fotografica o smartphone
  • Almeno 1.5 litri di acqua per persona, per essere sempre idratati

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