
Escursione al Lago di Carezza, il lago arcobaleno
Il lago che ha i colori dell’arcobaleno: è il Lago di Carezza, in Val d’Ega, una piccola frazione di Nova Levante in provincia di Bolzano. Le montagne del Catinaccio e del Latemar si riflettono nelle sue acque cristalline, da cui deriva il soprannome di Rainbow Lake e la sua notorietà come luogo di molte leggende. Se avete in programma un’escursione al Lago di Carezza, ecco tutte le informazioni utili ed il nostro racconto.
Escursione al Lago di Carezza
Circondato dalle cime dei monti Catinaccio e Latemar, si trova il piccolo paese di Carezza, frazione del comune di Nova Levante, in provincia di Bolzano. Seguendo la strada che porta da Nova Levante al Passo Carezza (sentiero 10A), si inizia l’escursione al Lago di Carezza: in 20-30 minuti, si raggiunge il famoso lago, noto come Karersee in tedesco.
Il nome del lago deriva dal “Caricacee“, una famiglia di piante con ampie foglie lobate. Il nome “Carezza” sarebbe l’adattamento italiano del termine dialettale locale che indica quelle piante.
Immerso in una fitta foresta di abeti ai piedi del Latemar, il Lago di Carezza è un piccolo lago alpino noto per i suoi colori prismatici: in lingua ladina si chiama Lec de Ergobando o “Lago dell’Arcobaleno“. Alimentato interamente da sorgenti e acque sotterranee, il lago è di un colore acquamarina ultraterreno e riflette le montagne come uno specchio.
Un sentiero corre intorno al lago, offrendo escursioni con vista mozzafiato sulle acque color smeraldo e sulle montagne innevate. Il sentiero per l’escursione al Lago di Carezza è ben attrezzato e può essere percorso intorno al lago, ma non è consentito l’accesso alle sue rive.
Questo posto è particolarmente bello di sera e al mattino presto quando il gruppo montuoso del Latemar con il verde della foresta si riflette nelle acque cristalline del lago.
La leggenda più famosa del Lago di Carezza: la storia della ninfa Ondina
Le caratteristiche del Lago di Carezza sono state fonti di ispirazione per pittori e scrittori incantati dalla bellezza di questo panorama. Grazie alla sua natura fiabesca, il lago è stato teatro di numerose leggende sudtirolesi, tra cui la più famosa è la leggenda di Ondina, la bella ninfa che viveva nelle profondità del Lago di Carezza e la cui dolce voce stregava tutti coloro che attraversavano il Passo Costalunga.
La leggenda narra che lo stregone Latemar si fosse innamorato della ninfa Ondina e avesse tentato più volte di sequestrarla. Un giorno chiese aiuto alla Stria del Masare, una strega, che organizzò un piano brillante: propose al mago di prendere la forma di un venditore di pietre preziose e gioielli e di costruire un arcobaleno che andasse dal Catinaccio al Latemar. Ondina, che non aveva mai assistito a un tale spettacolo, si sarebbe sicuramente avvicinata alla riva del lago per ammirarlo. Quindi il mago decise di seguire le istruzioni della strega e creò un meraviglioso arcobaleno.
La ninfa sorpresa uscì dall’acqua e si avvicinò all’arcobaleno, incuriosita. Lo stregone corse al lago, ma dimenticò il travestimento del venditore. Ondina lo riconobbe e, in un batter d’occhio, scomparve nel lago. Da quel momento nessuno la vide più, né qualcuno sentì di nuovo la sua dolce voce.
Il mago, follemente innamorato, gettò i gioielli nel lago e fece a pezzi il meraviglioso arcobaleno. Poi fuggì sul monte Latemar, e non ci furono neppure notizie di lui.
I colori delle pietre preziose e dell’arcobaleno sono finiti nelle acque del lago, dandogli tutte le sfumature dell’iride. Dal verde al blu all’indaco, il Lago di Carezza riflette ancora i colori del paesaggio e le tonalità stagionali.
Una statua dedicata alla ninfa Ondina
Per ricordare questa leggenda, una statua bronzea della ninfa Ondina è stata nascosta a circa tre metri di profondità nelle acque del Lago di Carezza: quando le acque sono basse o il lago si ghiaccia, riemerge dal profondo con sorpresa e stupore dei turisti .
Molti subacquei, in inverno, nuotano sotto lo spesso strato di ghiaccio del lago per andare a immortalare la statua della ninfa, e per girare meravigliosi documentari che raccontano la bellezza di questo posto.