
Escursione ai crateri sommitali sull’Etna: info e consigli utili
Di tutti i 25 giorni di OTR in Sicilia l’ultima escursione è sicuramente quella che ci ha conquistato più di tutte. Parliamo dell‘escursione ai crateri sommitali sull’Etna, un tour di 7 ore alla conquista del vulcano attivo più alto d’Europa.
Sommario
Escursione ai crateri sommitali sull’Etna
A chi affidarsi: la professionalità di AITNE
Per poter vivere al meglio l’escursione ai crateri sommitali sull’Etna è necessario scegliere bene il tour operator con il quale vivere l’esperienza.
La scelta è vasta, ma nel marasma di tour operator più o meno validi noi ci siamo affidati allo staff di AITNE. E non potevamo prendere una decisione migliore.
AITNE è uno dei tour operator leader delle escursioni sull’Etna e si avvale di guide professionali, esperte e poliglotte. La nostra guida, Giuseppe, parlava infatti 3 lingue (italiano, inglese e francese), ma ce ne sono anche altre che possono parlare tedesco o spagnolo all’occorrenza. Questo per accontentare maggior quantità di turisti possibile.
Uno dei vantaggi più grandi che si ha, prenotando con AITNE, è quello di usufruire gratuitamente del noleggio dell’attrezzatura, cosa che invece per gli altri tour operator è esclusa.
Noi infatti ne abbiamo approfittato, rifacendoci completamente il look per l’escursione ai crateri sommitali sull’Etna.
Costi e durata del tour
I costi per un’esperienza di questi tipo si dividono in due tipologie ben precise: i costi fissi e quelli variabili.
Per costi fissi si intendono quelli relativi agli impianti di risalita, ovvero la cabinovia e il mini bus e il prezzo è stabile sui 50€ a persona.
La cabinovia, infatti serve per portarti da quota 2000 metri (punto di partenza) a quota 2500 circa. Mentre con il mini bus si parte dai 2500 fino ad arrivare ai 2900 metri.
I costi variabili, invece, dipendono dal tour operator con il quale prenoti. Nel caso di AITNE il costo è sempre di 50€ a persona per l’escursione ai crateri sommitali sull’Etna.
La durata del tour, inoltre, è di circa 7-8 ore. Noi siamo infatti partiti dalla cabinovia verso le 9.30 e siamo tornati al parcheggio intorno alle 16. Mentre per raggiungere il punto di ritrovo a 2000 metri noi ci abbiamo messo un’oretta, partendo da Linguaglossa.
Attrezzatura necessaria
La primissima cosa da sapere se vuoi vivere l’escursione ai crateri sommitali sull’Etna riguarda l’abbigliamento e l’attrezzatura necessaria che devi portare con te.
Come accennato in precedenza, noi abbiamo dovuto usufruire del servizio gratuito di noleggio di AITNE, perché ci eravamo portati abiti troppo leggeri. Infatti bisogna considerare che si arriva a 3300 metri e che il percorso è tutto su roccia lavica, per cui le semplici scarpe da trekking, ad esempio, sono troppo leggere e rischiano di rompersi facilmente.
Ecco quindi qual è l’abbigliamento consono e l’attrezzatura che può fare al caso tuo se ci vai nella stagione primaverile/estiva, come nel nostro caso:
- Maglietta a maniche corte aderente
- Maglia termica
- Felpa di pile
- Giacca a vento
- Pantaloni lunghi, anche se io con quelli corti non ho patito freddo
- Calzettoni lunghi
- Scarponi da trekking pesanti e imbottiti
- Racchette per camminare, utili se ci si vuole aiutare lungo le salite e le discese
- Occhiali da sole
- Mascherina, utile non solo per il covid, ma anche per ripararsi dalla cenere
- Crema solare
- Casco, che comunque viene fornito dallo staff
Escursione ai crateri sommitali: la salita ai 3300 metri
Dopo aver preso cabinovia e mini bus fino a raggiungere quota 2900 metri, l’escursione ai crateri sommitali sull’Etna è pronta a cominciare.
Da qui, è bene sottolinearlo, l’unico modo legale per raggiungere i crateri sommitali è farlo affidandosi ad una guida. Questo per via dell’imprevidibilità del vulcano e del fatto che, se non si è esperti, si rischia di perdersi o di mettersi in seri pericoli.
Partiamo quindi con un trekking di circa 1.30h tutto in salita, durante il quale le parole lasciano spazio ai respiri profondi e allo stupore, quando vediamo a volte la caldera principale dell’Etna emettere fumo.
La salita è abbastanza impegnativa, ma l’ora e mezza scorre veloce e in men che non si dica ci ritroviamo ai crateri sommitali, di fronte ad uno spettacolo meraviglioso.
Vediamo la “Bocca Nuova” dell’Etna ricoperta in parte da vegetazione e zolfo, con i fumi che escono dal terreno come fossero nuvole a pochi metri dalla voragine di fronte a noi.
Sembra quasi di trovarsi in un film di fantascienza, come se fossimo atterrati su un paesaggio marziano e rimaniamo ancora di più a bocca aperta davanti al Cratere di Nord Est, formatosi nel 1911. A maggior ragione perché a quell’altezza si può ammirare un panorama mozzafiato, vedendo anche le Eolie se si è fortunati.
Escursione ai crateri sommitali: il pranzo e la discesa ai 2500 metri
Rimaniamo circa 30 minuti in tutto a quella quota e poi ha inizio la discesa sulla parete del vulcano. A prima vista può sembrare un modo pericoloso per scendere, ma in realtà c’è una tecnica precisa e semplice per scendere in tutta sicurezza.
Basta affondare prima il tallone per terra e poi la pianta del piede, a grandi falcate, così da raggiungere il percorso di partenza in 15 minuti.
È dunque il momento della pausa pranzo con vista Etna che “sbuffa” e di sicuro, per la bellezza del paesaggio e la fatica accumulata, ci ricorderemo questo pasto a vita.
Ma in neanche 30 minuti ed è già tempo di rimettersi in marcia e continuare la discesa che ci porterà fino alla cabinovia a 2500 metri.
Nel mentre, però passiamo attraverso l’anfiteatro vulcanico della Valle del Bove e abbiamo ancora tempo per ammirare da lontano sia altri crateri causati da eruzioni passate, che un tunnel scavato dalla lava stessa e nel quale ci si può passare attraverso.
Un tour de force di prime volte non indifferente e così termina la nostra escursione ai crateri sommitali sull’Etna. Una degna conclusione di un viaggio che non dimenticheremo mai.