
Due settimane in Nuova Zelanda: itinerario nell’isola del nord
Nel 2022 abbiamo celebrato il nostro matrimonio e organizzato un viaggio di nozze memorabile tra Nuova Zelanda e Polinesia Francese. Il viaggio è iniziato facendo prima due settimane in Nuova Zelanda e poi altrettante in Polinesia. Di quest’ultima meta ti abbiamo illustrato l’itinerario consigliato da noi, ma ancora mancava l’itinerario completo per quanto riguardava la Nuova Zelanda.
Piuttosto che visitare entrambe le isole di fretta, abbiamo preferito concentrarci su una solamente. E in questo senso abbiamo optato per l’isola del nord. Il nostro itinerario di due settimane in Nuova Zelanda, dunque, terrà conto solo di quest’isola e di tutti i consigli utili per visitarla al meglio. Cominciamo!
Sommario
Quando andare in Nuova Zelanda: periodo migliore
Quando si organizzano due settimane in Nuova Zelanda bisogna innanzitutto tenere conto del periodo ideale in cui andarci. Noi abbiamo visitato l’isola del nord nelle prime due settimane di ottobre, periodo che corrisponde al loro inizio di primavera. Le temperature erano mediamente sui 15°, con tanto vento in alcuni luoghi, ma sole nella maggior parte dei casi. Abbiamo preso pioggia solo i primi 3 giorni, ma per il resto siamo stati relativamente fortunati.
Se vuoi goderti due settimane in Nuova Zelanda senza troppi turisti ti consigliamo quindi le mezze stagioni: settembre-ottobre e aprile-maggio. L’alta stagione va invece da novembre a marzo, con un conseguente aumento delle temperature, ma anche dei prezzi. Per capire comunque quanto ti può costare un viaggio come il nostro puoi fare affidamento all’articolo dedicato.
Come arrivare in Nuova Zelanda e come spostarsi
I modi per arrivare in Nuova Zelanda sono solitamente due: viaggiare verso ovest o verso est. In entrambi i casi ci metterai più di un giorno per raggiungere la meta, ma se viaggi ad est potresti raggiungere Auckland addirittura con uno scalo soltanto, proprio come è successo noi.
Siamo partiti infatti da Bologna verso Dubai per poi volare direttamente su Auckland con un volo di 19 ore. Vero è che abbiamo fatto un breve scalo tecnico per fare rifornimento e caricare altri passeggeri, ma in ogni caso non siamo mai usciti dal velivolo. Ci abbiamo messo complessivamente 30 ore circa, ma non siamo arrivati distrutti. Questo anche perché ne abbiamo approfittato a Dubai per dormire qualche ora in hotel accanto all’aeroporto.
Se voli con Emirates, come noi, avrai buone possibilità di pagare meno di 2000€ il volo A/R con un servizio ottimo. Siamo rimasti infatti piacevolmente soddisfatti da Emirates come rapporto qualità-prezzo. Meglio però guardare in anticipo i voli per assicurarsi tariffe agevoli e convenienti.
Una volta arrivati ad Auckland, abbiamo noleggiato la macchina per due settimane con Yes Rental. È una compagnia di noleggio presente in entrambe le isole e con prezzi molto competitivi. Il nostro noleggio infatti è costato 500€ per due settimane, compresa l’assicurazione totale. E i costi della benzina in Nuova Zelanda sono mediamente come in Italia, anche più bassi in certi casi.
Ma la vera chicca di Yes Rental è che loro operano solo con macchine ibride. Per cui abbiamo consumato davvero pochissimo pur facendo centinaia di km ogni giorno. Nota bene che per guidare in Nuova Zelanda va bene la patente italiana, ma è obbligatorio avere anche una traduzione certificata della propria patente. La si può richiedere a questo sito. Inoltre, per entrare in Nuova Zelanda è obbligatorio anche l’NZeTA, una dichiarazione che costa 23NZD (o 17NZD se pagata sull’app). La puoi richiedere a questo sito.
Connessione internet: quale SIM comprare
Abbiamo già parlato in maniera approfondita della SIM in Nuova Zelanda, ma comunque vogliamo farti un riassunto per avere connessione in questo Paese. L’ideale, a nostro avviso, è comprare la SIM da Spark, uno dei due operatori telefonici migliori dello stato.
Noi abbiamo acquistato direttamente in aeroporto ad Auckland la SIM con il pacchetto da 50GB (compreso hotspot) a 68NZD (poco meno di 42€). Un prezzo alto, vero, ma comunque valido per due settimane in Nuova Zelanda e comodo da smezzare in due persone. Inoltre, la rete prendeva quasi sempre, tranne nelle aree più remote e montuose. Ma in generale non abbiamo mai avuto problemi di connessione e abbiamo mantenuto le nostre chat sul telefono.
Alloggi consigliati meta per meta
Stando due settimane in Nuova Zelanda risulta fondamentale anche la scelta delle strutture in cui dormire. In questo senso di alloggi ne abbiamo provati 7 in totale e adesso te li elencheremo meta per meta, con tanto di prezzo per notte e plus che li caratterizzano.
Auckland: Ramada Suites Victoria Street West (95€/notte)
Se visiti Auckland tieni in mente il Ramada Suites Victoria Street West, perché è veramente eccezionale. Si tratta di un complesso di stanze non troppo grandi, ma in posizione centrale, a pochi minuti a piedi dalla Skytower della città.
Ci sono diversi locali nelle vicinanze e, cosa non da poco, la struttura è dotata di parcheggio interno. Costa sui 20€ al giorno, però li vale tutti considerando che sei pur sempre in pieno centro città.
Whangarei: Glenbervie B&B (106€/notte)
Spostandoti a nord ovest di Auckland ecco che si trova Whangarei, una località che non tutti considerano ma in cui noi ci siamo trovati a meraviglia nonostante il maltempo. Merito anche dello splendido Bed&Breakfast in cui eravamo: Glenbervie B&B.
Gestito da una carinissima signora, il B&B offre 4 camere comode e molto confortevoli in una cornice bucolica. Il parcheggio è incluso, così come la colazione, e il prezzo, a nostro avviso, è totalmente giustificato.
Waitomo Caves/Hobbiton: Woodlyn Park (100€/notte)
Se hai in mente di visitare le Waitomo Caves o Hobbiton allora puoi alloggiare una notte al Woodlyn Park. Questo è un complesso di alloggi insoliti in cui dormire, tra cui: un aereo, una nave e persino una casa hobbit!
Ovviamente, essendo in Nuova Zelanda sulle tracce delle location di LOTR, ne abbiamo approfittato per dormire in una delle due case hobbit. Al suo interno la casa era totalmente moderna, con tv al plasma, cucina, bagni e Wi-Fi. Ci siamo trovati egregiamente, considerando che dalle Waitomo Caves distano appena 10 minuti di macchina (1.15h da Hobbiton).
Wellington: Richmond Guest House (80€/notte)
Spostandoti verso sud, ecco la capitale della Nuova Zelanda: Wellington. Anche qui consigliamo la sistemazione del B&B e in particolare Richmond Guest House.
La struttura è gestita da John, un signore anziano che purtroppo ha subito un grave incidente per il quale è rimasto sfigurato in volto. Nonostante questa disavventura John è un ottimo proprietario che ci ha messo a nostro agio fin da subito preparandoci anche una colazione discreta con vasta scelta di cereali soprattutto.
Inoltre, è previsto anche un pass per permetterti di parcheggiare la macchina gratuitamente di fianco al B&B. Comodissima poi la location, in una zona tranquilla della capitale, ma che dista pochi minuti di macchina dal centro vero e proprio.
Palmerstone North: Fitzherbert Castle Motel (75€/notte)
In questa cittadina ci siamo stati solamente come tappa intermedia, ma ne è valsa la pena. Il Fitzherbert Castle Motel ha davvero un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Camera spaziosa, parcheggio gratuito, Wi-Fi ottimo e vicinanza a tantissimi ristoranti sono alcune delle caratteristiche principali. Consigliamo fortemente questo alloggio, ma solo per una notte. Nei paraggi infatti non c’è granché da vedere.
Turangi: Turangi Leisure Lodge (90€/notte)
La zona del Tongariro National Park è un must per chiunque visita la Nuova Zelanda. Se vuoi visitarla puoi alloggiare o a Taupo o a Turangi, ma noi ti consigliamo quest’ultima per i prezzi più convenienti. In particolare ti suggeriamo il Turangi Leisure Lodge, che offre bellissimi appartamenti, dotati di cucina, Wi-Fi e parcheggio incluso tra i vari plus.
Inoltre, dista 5 minuti a piedi da un supermercato fornitissimo ed è comodissimo anche per visitare più zone del Tongariro. Siamo stati 3 notti in questo appartamento e siamo stati davvero bene.
Rotorua: Capri on Fenton (134€/notte)
Infine, ecco l’alloggio che abbiamo preferito maggiormente: Capri on Fenton a Rotorua. Rotorua infatti è una tappa imprescindibile in Nuova Zelanda e se hai budget e vuoi goderti un soggiorno da favola allora devi prenotare uno dei tanti appartamenti presenti online.
Il nostro aveva persino la jacuzzi esterna privata, un plus che abbiamo amato alla follia e che ha reso il nostro soggiorno magico. Il parcheggio, anche in questo caso, era incluso e la posizione era molto tranquilla e comoda per raggiungere tutti i luoghi d’interesse.
Due settimane in Nuova Zelanda: itinerario nell’isola del nord
Giorno 1
Cominciamo adesso col parlarti nel concreto del nostro itinerario di due settimane in Nuova Zelanda. Il primo giorno lo abbiamo dedicato alla città più grande e importante dello stato, ovvero Auckland. Una metropoli che abbiamo visitato in un giorno e della quale ti abbiamo parlato più approfonditamente nell’articolo dedicato. In questo articolo ti daremo dunque qualche spunto che non puoi proprio perdere se visiti Auckland in un giorno:
- Salire sulla Sky Tower, la torre più alta di tutto l’emisfero australe (328 metri). Sopra di essa puoi anche provare esperienze adrenaliniche come il bunjee jumping e la Sky Walk
- Passeggiare per Albert Park, un parco gratuito ricco di piante, fiori e alberi maestosi
- Visitare Monte Eden, dove si trova la caldera di un vulcano attivo
- Percorrere la Lightpath, una ciclopedonale rosa dalla quale scattare foto pazzesche alla Sky Tower
- Assaggiare per merenda il gelato di Giapo, gelateria di proprietà italiana che prepara coni dalle sembianze davvero iconiche e particolari
Giorno 2
Neanche il tempo di disfare le valigie dal lungo viaggio che le abbiamo dovute richiudere subito, direzione Whangarei. Questa è una cittadina situata nella punta nord ovest dell’isola del nord, non troppo battuta dai turisti, ma secondo noi ricca di luoghi interessanti da visitare sia con il bel tempo che con la pioggia.
Purtroppo a noi è toccato per due giorni il secondo scenario, ma non ci siamo scoraggiati. Siamo riusciti lo stesso a trovare diverse attività da fare a Whangarei e dintorni. Una di queste è stato l’Extreme mini golf, un percorso di 18 buche situato dentro ad un locale con una particolarità: le piste erano fluorescenti, così come la pallina. Abbiamo dunque giocato al buio, immersi in un contesto quasi psichedelico ma a tema cartoni animati. Da provare se fuori diluvia e non sai dove andare, ma ricorda che è chiuso il martedì e il mercoledì e costa 10€ a persona.
Ne abbiamo anche approfittato per visitare i giardini botanici di Whangarei, che sono gratuiti e accessibili dalle 10 alle 16. Al suo interno ci sono diverse tipologie di piante da tutto il mondo, con anche l’area serra che merita di essere vista.
Ma non è finita qui, perché se la pioggia persiste ne puoi approfittare per recarti al Claphams, il museo degli orologi della città. Qui sono conservati centinaia di orologi di tutte le forme, dimensioni ed epoche. Ti basti pensare che abbiamo visto persino alcuni orologi prestorici che venivano usati anche prima della nascita di Cristo. Merita decisamente una visita anche perché il costo è di soli 6€ a testa e al suo interno è presente anche una guida locale.
Giorno 3
Visto che Whangarei dista oltre 4 ore di macchina da Auckland ti consigliamo di starci due notti. Se magari il meteo è favorevole ci sono tre attività in particolare a cui puoi dedicarti all’aperto:
- Visitare le Whangarei Falls, ovvero delle cascate situato a pochi minuti di macchina dal centro città. Si raggiungono abbastanza agilmente con un percorso di 15-20 minuti a piedi che ti porta davanti a loro. Sono bellissime ed è presente anche un’area picnic di fronte alle cascate. Per cui se la giornata è buona puoi sfruttarla a dovere
- Cape Reinga che è la punta più a nord della Nuova Zelanda, famoso per il faro a strapiombo sul mare che è meraviglioso. Occorre però una giornata splendida per poter apprezzare al meglio questo panorama
- Coca Cola Lake, che è situato lungo la strada per andare a Cape Reinga. Il lago Rotopokaka è chiamato simpaticamente così dai locali perché il colore dell’acqua ricorda quello della bevanda più famosa del mondo. Ma il motivo di tale colore sta nella presenza di torba e tannini presenti nel terreno del lago che conferiscono all’acqua questo colore marroncino
Per vedere questi tre luoghi considera una giornata piena di 8 ore almeno. Ma se il meteo lo consente siamo certi che non ti deluderà affatto.
Giorno 4
Ecco che arriva il quarto giorno delle nostre due settimane in Nuova Zelanda. Da Whangarei ci siamo diretti verso sud (costa ovest) e abbiamo fatto due tappe. La prima è davvero insolita e si trova sperduta nella campagna neozelandese. Stiamo parlando della Toothbrush Fence, ovvero una staccionata di oltre 50 metri costellata da spazzolini da denti.
Questa idea bizzarra era venuta ad un signore della zona che nel 2006 decise di decorare la sua staccionata con degli spazzolini. Da quel momento i suoi vicini replicarono il gesto e divenne un’usanza di tantissimi neozelandesi (compreso il sindaco) e dei turisti.
Ci sono infatti centinaia di spazzolini appesi, alcuni recenti altri risalenti ad addirittura 15-17 anni fa. Noi ovviamente non potevamo non passare e lasciare il nostro personale spazzolino. Semmai ci andrai e lo troverai pensa a noi!
La seconda tappa invece è ben più famosa, anzi, corrisponde a una di quei 5 luoghi da vedere assolutamente nell’isola del nord. Ci riferiamo alle Waitomo Caves, dove puoi vedere dal vivo i famosi vermi luminescenti che popolano queste grotte. Uno spettacolo pressoché unico al mondo e che puoi gustarti in due modi. O con il tour sulla barca dentro alle grotte dove vedrai tantissimi vermi fosforescenti ma non potrai fare foto e video. Oppure con il tour alla Ruakuri Cave, un tour a piedi che dura di più, ma in cui vedrai un po’ meno vermi.
Noi abbiamo optato per il secondo, perché quel giorno aveva piovuto molto e il primo tour non era accessibile, ma in ogni caso i vermi luminosi li abbiamo visti eccome e da vicinissimo, facendo persino foto e video. Entrambi i tour sono guidati, ma se il primo può ospitare fino a 50 persone, il secondo, cioè il nostro, ne tiene massimo una dozzina (noi eravamo in 7), per cui molto più intimo, riservato e ti permette di esplorare a fondo anche le grotte, concentrandosi non solo su vermi luminosi. Se hai budget ti consigliamo di acquistare il pacchetto che li comprende entrambi.
Giorno 5
Il giorno seguente ci aspettava uno dei giorni con più ore di macchina da percorrere. Dalle Waitomo Caves ci siamo diretti verso Wellington (oltre 6 ore di macchina), ma lungo il tragitto abbiamo effettuato due soste molto carine e che consigliamo.
La prima è stata alle Waitanguru Falls raggiungibili tramite un facile sentiero nel bosco di 15 minuti, lasciando la macchina nel parcheggio adiacente alla strada. Le cascate sono veramente splendide e solitamente non sono per niente affollate. C’è persino una piattaforma da cui scattare foto ricordo e noi non ce lo siamo fatti ripetere due volte.
Poi siamo passati da un insolito villaggio che è rimasto immutato nel tempo: Pioneer Village. Un villaggio con edifici del 1850 rimasto intatto e preservato dalla comunità locale. Non è più abitato, ma si può visitare autonomamente pagando circa 8€ di biglietto (con incluso un giro a bordo del trenino storico). Merita molto per comprendere a fondo com’era la vita in quell’epoca ed entrare dal vivo negli edifici storici di un tempo. I più belli sono stati: la biblioteca, la scuola, l’ospedale e il carcere.
Infine. avremmo dovuto includere una terza tappa a questo itinerario, ma causa maltempo non siamo riusciti. La tappa in questione era il Monte Taranaki (Mount Egmond) il cui punto più famoso, quello in cui il monte è riflesso nell’aqcua, si raggiunge dopo 1.30h di cammino dal parcheggio Mongarei Road Park.
Purtroppo quel giorno le nuvole hanno circondato completamente il monte, tanto che non riuscivamo minimamente a capire dove fosse. Non aveva senso intraprendere quel percorso e ti consigliamo di farlo solo se il meteo è sereno o comunque poco nuvoloso. Altrimenti rischieresti di camminare per poi trovare un’amara sorpresa alla fine. Ecco come sarebbe dovuto essere quello spot.
Giorno 6
Se passi due settimane in Nuova Zelanda devi per forza includere anche la capitale Wellington nel tuo itinerario. Puoi starci uno o due giorni pieni, non oltre a nostro avviso, infatti avevamo già scritto un articolo proprio sulle cose principali da fare a Wellington in un giorno. Adesso ti faremo un breve riassunto sui luoghi da non perdere:
- Wellington Sign, la celebre scritta che ricalca la più famosa “Hollywood” e che celebra la capitale come la città più ventosa al mondo
- Queens Wharf, la zona portuale con una caratteristica strada pedonabile da percorrere a qualsiasi ora del giorno
- Old Bank Arcade, dove si trova un orologio che ad ogni scoccar dell’ora si apre e rivela una sorpresa…
- Cuba Street, la via più colorata della città e simbolo della comunità LGBTQI+
- Te Papa Museum, un museo gratuito interattivo e adatto a grandi e piccini. Ideale se c’è brutto tempo, ma anche per passare un paio d’ore di svago, vedendo anche il calamaro più grande del mondo
- WETA Workshop, il tour guidato ideale se ami Il Signore degli Anelli. Scoprirai tante curiosità su coloro che hanno lavorato per la saga fantasy più famosa al mondo e vedrai tantissimi props e oggetti di scena unici e imperdibili
- Hobbit’s Hideway, il nascondiglio degli Hobbit che si trova sul Monte Victoria e che si raggiunge in 20 minuti di cammino nel bosco. Anche questa tappa ideale per gli amanti di LOTR
- The Enormous Crocodile & Shakes, locale perfetto per una merenda a base di zuccheri. Qui la specialità sono i milkshakes con gelato, enormi e coloratissimi
Giorno 7
Da appassionati di LOTR siamo andati alla ricerca più volte dei luoghi del Signore degli Anelli (ne abbiamo parlato meglio in questo articolo) e abbiamo scoperto che ad un’oretta da Wellington ce n’è uno iconico: Gran Burrone (Rivendell). Si trova all’interno del Kaitoke Regional Park, un parco gratuito in cui è presente l’arco (una copia in realtà) sotto al quale la Compagnia dell’Anello passa dopo aver lasciato Gran Burrone.
Inoltre, sempre dal parcheggio in cui lascerai la macchina, imbocca il sentiero a destra che ti condurrà sopra un ponte. Se ci sali sopra e volgi lo sguardo a sinistra con un po’ di immaginazione potrai vedere proprio Gran Burrone, anche se nel film è stata usata tantissima postproduzione.
Dopo questa tappa abbiamo guidato fino a Palmerston North, dove, a 20 minuti di distanza, si trova il paesino di Pahiatua. Qui si trova anche un murales enorme di Frodo Baggins che tiene l’anello che è proprio meraviglioso. Se non ci sono macchine parcheggiate davanti merita decisamente una foto.
Giorno 8
Plamerston North era una tappa di passaggio nel nostro caso per andare verso nord, direzione Turangi. Lungo il tragitto abbiamo fatto però alcune deviazioni che ci hanno permesso di vedere tre luoghi in particolare che ci hanno rapito.
Il primo è il più inusuale e assurdo di tutto il Paese forse. Parliamo del toponimo più lungo al mondo, che conta ben 85 lettere e che si chiama Taumatawhakatangihangakoauauotamateaturipukakapikimaungahoronukupokaiwhenuakitanatahu (abbreviato a Taumata).
Il significato in lingua maori vuol dire “la collina su cui Tamatea, il capo di grande statura e fama, ha suonato col suo flauto un lamento in memoria di suo fratello“. Se opti per questa deviazione non dimenticare di scattare una foto al lunghissimo cartello con il nome sopra.
Proseguendo lungo la strada, siamo giunti in uno dei punti panoramici più belli della Nuova Zelanda: Te Mata Peak. La visuale dall’alto è decisamente mozzafiato, non solo al tramonto ma a qualsiasi ora del giorno. Consigliamo però di andarci durante una giornata soleggiata per poter apprezzare meglio il panorama. Con nuvole e soprattutto nebbia lo scenario non rende minimamente purtroppo.
Infine, terza e ultima location di giornata è stata Waipunga Falls, un’altra cascata molto affascinante situata a 1.40h dal punto precedente. Rispetto a tante cascate in Nuova Zelanda questa ha il pregio di avere un punto panoramico a 300m dal parcheggio. Comodissimo quindi per chi ha poco tempo o magari non ha voglia di camminare troppo.
Giorno 9
Turangi, come detto in precedenza, è stata la nostra base per tre notti. Preferita rispetto a Taupo principalmente per la vicinanza al Tongariro National Park, ma anche ad un’altra chicca: la Forgotten World Highway. Si tratta di una vecchia strada di 155km che veniva usata specialmente negli anni ’20 e che collegava Taumaranui con Stratford (la città dove abbiamo visitato Pioneer Village).
Ad oggi questa strada è pressoché abbandonata a causa della costruzione di strade più moderne e veloci. In ogni caso non è chiusa, anzi, è assolutamente percorribile e noi ti suggeriamo specialmente il tragitto da Taumaranui a Whangamomona.
La città che abbiamo nominato non è una cittadina normale, ma è una Repubblica! La cittadina di Whangamomona, infatti, non era d’accordo con le leggi del Paese e nel 1989 ha deciso di auto proclamarsi città-stato con un primo ministro e leggi ad hoc. Da allora gli abitanti si ritengono uno Stato autonomo a tutti gli effetti, ma non è questa la cosa più assurda.
A Whangamomona non sempre viene eletto un primo ministro umano. Nel senso che in diverse occasioni, per protesta verso la politica Neozelandese, gli abitanti hanno eletto all’unanimità degli animali: una pecora, una pecora, un cagnolino e persino una tartaruga. Come ogni Stato che si rispetti anche la Repubblica di Whangamomona ha il proprio timbro che puoi farti fare sul passaporto. Non scordarlo, dunque, e portalo con te al Whangamomona Hotel dove, ogni giorno dalle 10, alla reception puoi aggiungere un nuovo timbro al passaporto ad offerta libera.
Lungo la strada per arrivarci, una menzione speciale merita il Moki Tunnel, la galleria più iconica di tutta la Forgotten World Highway. Una galleria ad una sola corsia ribattezzata anche “Hobbit’s Hole” per le sue modeste dimensioni e l’atmosfera in puro stile LOTR
Giorno 10
Con a disposizione due settimane in Nuova Zelanda non puoi mancare di certo la tappa del Tongariro National Park. Sia che tu sia appassionato di treeking, hiking o di LOTR, questa è una meta imperdibile. Dentro a questa enorme riserva, che è stato il primo patrimonio UNESCO nel Paese, ci sono diversi spot in cui andare in giornata, partendo al mattino presto prima dell’alba.
Mount Ruapehu
Meglio conosciuto come “Monte Fato” dagli appassionati di LOTR, perché la location che venne utilizzata per filmare il celebre vulcano nel quale Frodo distrugge l’anello del potere. Per fotografare al meglio questo monte gli spot iconici sono due. Uno lungo la Desert Road venendo da Rangipo in direzione Turangi. L’altro invece è lungo la Bruce Road una volta superato lo Chateau Tongariro Hotel sulla sinistra. Entrambi mozzafiato
Tongariro Alpine Crossing
Ovvero il percorso di trekking più battuto in Nuova Zelanda. La durata complessiva è di oltre 19km e per arrivare agli Emerald Lakes ci vogliono circa 3 orette. Noi non essendo amanti non l’abbiamo fatta, ma ti lasciamo il sito ufficiale dove ricavare tutte le informazioni possibili
Tawahi Falls
Anche chiamate “Gollum Pools” perché sono proprio le piscine naturali nelle quali si vede Gollum nel secondo film della saga. Dopo aver lasciato la macchina ti basta imboccare il facile sentiero che in 40 minuti scarsi ti porterà di fronte alla meraviglia di queste piscine naturali scavate tra le rocce. La foto in stile Gollum in questo caso è un must
Se ti avanza tempo (anche il giorno prima volendo) puoi recarti a Taupo per vivere due esperienze insolite. Una è il Jet Taupo alle Huka Falls, ovvero un tour a bordo di una barca spericolata che risale il fiume con piroette a 360° fino ad arrivare sotto le cascate. Bellissimo anche se un po’ costoso, visto che l’esperienza di una mezz’oretta costa circa 80€ a testa ed è vietato l’uso dei telefoni.
La seconda esperienza insolita a Taupo è quella di mangiare nel Mc Donald’s più strano e fico del mondo. Questo perché una parte del Mc Donald’s in questione è situata dentro ad un aereo ormai convertito a locale. Un’esperienza trash come piace a noi e che non comporta costi aggiuntivi per mangiare dentro all’aereo.
Giorno 11
Eccoci arrivati ad un giorno fatidico per noi, il più atteso di tutto il viaggio: quello in cui abbiamo visitato Hobbiton, il set cinematografico della Contea ne Il Signore degli Anelli. Del tour completo abbiamo scritto un articolo dettagliato con ogni genere di informazione. Non ci dilunghiamo troppo, dunque, ma solo per consigliarti fortemente di prenotare il tour della seconda colazione con la quale avrai incluso il tour di 3 ore nel set, una birra in omaggio al Dragone Verde e un brunch con ogni ben di Dio a tavola.
Il tour costa 150$ (circa 90€) e va prenotato assolutamente per tempo, almeno 6-7 mesi prima, perché questo tour speciale si tiene solo nei weekend ed è molto gettonato, così come il tour serale. Durante la visita guidata vedrai tantissimi luoghi noti della trilogia tra cui:
- La casa di Bilbo con l’inconfondibile porta tonda verde
- La casa di Sam dall’abbagliante porta gialla
- Il ponte che attraversa Gandalf all’inizio del primo film
- La location della festa di Bilbo (anche se la scena del discorso di Bilbo è stato girato in studio)
Aggiornamento: fino al 1 dicembre 2023 la casa di Sam e le adiacenti casette sono oggetto di ristrutturazione interna, pertanto non saranno visitabili
Dopo questa incredibile avventura mattutina ci siamo recati nel pomeriggio in un’oasi di pace immersa nella natura. Parliamo di Blue Spring-Putaruru, una riserva naturale con un corso d’acqua cristallina talmente pura da essere imbottigliata e venduta nel 70% della Nuova Zelanda. Il percorso per arrivarci dura 15 minuti e, come tutti i luoghi naturali, anche questo è gratuito.
Infine, ne abbiamo approfittato, vista la vicinanza, per passare anche dal paesino di Tirau. Questa cittadina ha una peculiarità stramba, ossia la presenza di due edifici a forma di pecora, che altro non sono se non negozi che vendono lana. Come avrai capito in Nuova Zelanda i luoghi particolari e bizzarri non mancano di certo.
Giorno 12
Lo sappiamo, siamo ripetitivi, ma quando organizzi un viaggio di due settimane in Nuova Zelanda ci sono tanti luoghi che sono un must e che devi includere assolutamente nel tuo itinerario. Un altro di questi è Rotorua, la città con più attività geotermica di tutto il Paese.
Noi consigliamo di passarci almeno 3 giorni pieni, così da provare diverse esperienze che offre la città. Il nostro primo giorno a Rotorua, infatti, lo abbiamo passato in maniera insolita, ovvero provando esperienze adrenaliniche e insolite. Ecco le quattro attività più divertenti che devi provare a Rotorua.
Mini golf Rotorua
Mini golf Rotorua, un percorso da 18 buche sopra le quali, ogni tanto, potrai vedere dei dolci e teneri conigli. Passano le giornate in quest’area a dormire, mangiare e a scorrazzare tra le buche e sono bellissimi. Sicuramente un mini golf alternativo e divertente. Prezzo a persona: 18$ (circa 10€).
Skyline Rotorua
Questa è una cabinovia che si trova proprio di fianco al mini golf dei conigli e che ti porta in altitudine dove puoi provare un’esperienza troppo divertente. Si tratta del Luge, una via di mezzo tra slittino e go kart, dove puoi guidare la tua mini vettura lungo vari percorsi a tua scelta. Ci sono vari pacchetti tra cui scegliere sul sito ufficiale, noi ti consigliamo il pacchetto da 3 o 5 corse.
Velocity Valley
Il luogo degli sport estremi di Rotorua. Qui sono due in particolare le attività da provare. Una è soft ed è lo shweeb racer, l’unica monorotaia del mondo che ti permette di sfidarti con un’altra persona per completare un percorso pedalando in orizzontale dentro ad una cabina. L’altra attività decisamente più impegnativa è lo swoop. Consiste nel lanciarsi nel vuoto avvolti in un sacco nero da 40 metri d’altezza. Una scarica d’adrenalina pazzesca ma che merita se non soffri di vertigini
Zorb
Il primo posto al mondo che ha inventato il downhill ball rolling. Un’attività nella quale devi stare in costume dentro ad una palla trasparente, riempita con un po’ d’acqua, e devi scendere a valle rotolando giù per la collina. Anche in questo caso ci sono varie opzioni di percorso e consigliamo il pacchetto da 3 o 5 corse anche in questo caso. Tra una corsa e l’altra puoi riscaldarti nella sauna o nella jacuzzi insieme ad altri partecipanti. La bolla può ospitare massimo 2 adulti
Giorno 13
Prima accennavamo all’importanza di Rotorua in quanto capitale della Nuova Zelanda in fatto di geotermia. Ebbene, sono diversi i parchi naturali da visitare se ti interessano i geyser e l’attività geotermica, in particolare noi te ne consigliamo 3 che puoi suddividere nei 3 giorni di visita a Rotorua, perché ognuno ha bellezze diverse.
Orakei Korako
Il primo è Orakei Korako, un parco geotermale con oltre 200 sorgenti naturali e 20 geyser, raggiungibile solo tramite barca. Il prezzo d’entrata è di 45$ a testa (circa 27€) e ti permette di visitare in autonomia, seguendo un percorso circolare di 1.30h, l’intero parco. Imperdibili a questo proposito le terrazze arcobaleno, la palette dell’artista, le piscine di fango e i geyser che da un momento all’altro possono eruttare. Ci è sembrato di camminare su Marte ed è un luogo che consigliamo assolutamente
Waimangu
Un’altra zona geotermica bellissima e che va visitata è Waimangu Vulcanic Valley. Qui il costo d’entrata è più basso (25$, ovvero 15€), ma i luoghi da non perdere durante la passeggiata in autonomia sono diversi anche in questo caso, tre nello specifico:
- Frying Pan Lake, la sorgente termale più grande del mondo con 38K metri quadrati all’interno di un cratere vulcanico che fuma costantemente. Infatti il suo nome significa “lago padella” per via del suo perpetuo fumare acqua bollente
- Inferno Crater che si è formato nel 1886 con l’eruzione del vulcano Tarawera. Il colore così turchese è dovuto alla silice bianca sospesa nell’acqua ed è uno spettacolo da ammirare sia dal punto panoramico, sia dal drone se ne possiedi uno
- Escursione in barca al termine del percorso a piedi. Bellissimo per poter vedere l’attività geotermica da un’altra prospettiva
Se vuoi visitare tutto il parco considera circa 3 ore totali. Togliendo la parte finale in barca vanno bene anche un paio d’ore.
Kerosene Creek
Dopo aver passeggiato tra i parchi termali eravamo curiosi di provarne uno in prima persona. E questo è possibile in maniera gratuita solo a Kerosene Creek, una sorgente di acqua termale che scorre in mezzo alla foresta e che è chiamata così perché il colore dell’acqua ricorda quello della benzina.
L’acqua ha una temperatura eccellente, calda ma non troppo. Ideale per rilassarsi a dovere per una mezz’oretta. Dal parcheggio c’è un sentiero che in 15 minuti a piedi ti porterà alla sorgente. Cerca però di non fermarti subito, ma di proseguire, per evitare la grande massa di turisti che affolla i primi metri di fiume bollente.
Secret Spot Rotorua
Se sei abbonato al relax come noi allora puoi sollazzarti anche in una delle tante tinozze d’acqua bollente di Secret Spot Rotorua. Sono tutte vasche in legno riempite di acqua termale bollente che sgorga proprio da Kerosene Creek. Il costo è di 39$ a persona (23€) ai quali puoi aggiungere a discrezione un ulteriore budget per bere qualcosa dentro la tinozza.
Il limite di tempo è di un’ora e il relax ti assicuriamo che è garantito. Ciascuna tinozza ha acqua a 40°, sono immerse nella vegetazione e garantiscono privacy tra di loro.
Redwoods Treewalk
La sera, dopo cena, abbiamo terminato la giornata in bellezza provando un’esperienza nuova per noi e sensazionale. Ci riferiamo a Redwoods Treewalk, ovvero una passeggiata sopra ad un percorso fatto di ponti sospesi in mezzo alle sequoie di oltre 120 anni.
La ciliegina è data dall’illuminazione scenica attorno al percorso, con lanterne giganti che ci hanno ricordato Lothlorien ne Il Signore degli Anelli. Un’esperienza che puoi vivere anche di giorno, ma che ti consigliamo di provare di sera per la cornice magica che regala questo luogo. Il costo è di 37$ a persona (circa 22€).
Giorno 14
Eccoci giunti all’ultimo giorno delle due settimane in Nuova Zelanda e chiudiamo con una giornata intensa. Sono ancora 4 le attività che puoi goderti dalla mattina alla sera e adesso te le descriviamo nello specifico.
Hell’s Gate
Se hai sempre sognato di immergerti in pozze di fango bollenti allora Hell’s Gate è il parco geotermico che fa per te. Qui, infatti, è possibile non solo compiere un percorso fra le pozze geotermali come nei precedenti due parchi, ma anche immergersi in pozze di fango a 40° nelle quali è possibile stare solo 20 minuti massimo. Ma di fianco a queste pozze di fango ci sono altre piscine termali nelle quali puoi stare più tempo e rilassarti come si deve.
Nel 1800 i maori venivano in queste pozze, considerate le porte dell’inferno (da qui il nome del parco), per sciacquare via il sudore e il sangue dopo aver combattuto. Ora, invece, sono state convertite in pozze che fungono da veri e propri rituali di bellezza sia per uomini che per donne.
Puoi decidere in questo caso quanto pagare in base alle esperienze che più ti piacciono:
- Solo piscine termali: 35$ (20€) a persona
- Piscine termali e fanghi bollenti: 85$ (50€) a persona
- Piscine termali, fanghi bollenti e percorso di 1-1.30h nel parco: 105$ (62€) a persona
3D Trick Art Gallery
La Nuova Zelanda ha un clima parecchio mutevole e può capitare che ci siano a volte acquazzoni violenti e duraturi. In questi casi meglio trovare attività al chiuso e a Rotorua una che ti consigliamo tanto è la 3D Trick Art Gallery. Una galleria in cui sono esposti quadri con cui farsi foto strambe e buffe con la prospettiva del 3D.
Ci sono oltre 30 quadri con i quali poter scattare foto da angolazioni particolari e ottenere immagini davvero divertenti. Ideale sia per adulti, ma anche per bambini, il costo è di 25$ (15€) se si acquista il biglietto sul posto, altrimenti 20$ (12€) se lo si fa online. Il tempo di permanenza varia da persona a persona, noi siamo stati dentro circa un’oretta e nel mentre il diluvio è passato.
The National Kiwi Hatchery
Un’altra esperienza da vivere al chiuso e a contatto con l’animale simbolo della Nuova Zelanda è la National Kiwi Hatchery. Il kiwi infatti è considerato il simbolo del Paese, anche se purtroppo è in via d’estinzione. Purtroppo le uova dei kiwi vengono mangiate spesso da opossum e cani e quindi il numero di uccelli presenti in natura si sta abbassando drasticamente.
Per fortuna ci sono alcune strutture che si occupano della loro salvaguardia. Una di queste è proprio The National Kiwi Hatchery, un’associazione senza scopo di lucro formata da dottori, scienziati e veterinari che si occupano del ripopolamento dei kiwi in natura. Ogni giorno vanno in giro nei boschi e foreste per cercare le uova dei kiwi e salvarle dai predatori. Dopo di che le mettono in incubazione finché non sono pronte per schiudersi e, quando reputano i kiwi idonei per vivere all’esterno, li lasciano nel loro habitat.
Ci sono due tipologie di visite che si possono fare al suo interno:
- Il tour classico solo nel museo interattivo che costa 30€ a testa
- Il tour privato nel museo interattivo e soprattutto nei laboratori medici, dove puoi vedere con i tuoi occhi i kiwi a pochi passi da te. Il costo in questo caso è di 130€ a testa
Un prezzo alto, vero, ma giustificato dal fatto che tutti i proventi servono per aiutare i kiwi per il loro reinserimento in natura. È stato bellissimo poter godere di questo tour privato con una guida locale che ci ha illustrato tutte le curiosità sui kiwi; ci ha fatto vedere l’attrezzatura usata per salvare i kiwi; e abbiamo anche conosciuto Shoes, un bellissimo kiwi nato da appena 3 giorni e che poteva toccare solo l’infermiera.
Un’esperienza meravigliosa che ci ha permesso di realizzare il sogno di vedere un kiwi dal vivo.
Te Pa Tu
Per concludere al meglio le nostre due settimane in Nuova Zelanda non potevamo non fare un’esperienza in pieno stile Maori. Ci siamo regalati una full immersion con lo staff di Te Pa Tu, il villaggio Maori in cui un’intera famiglia ricrea ogni giorno per i turisti le usanze, le tradizioni e i costumi che caratterizzano la cultura Maori da secoli.
Durante il tour di oltre 3 ore ci hanno insegnato la tecnica di difesa e la danza tipica con i bastoni. Ci hanno fatto giocare a tipici giochi per bambini Maori e ovviamente ci hanno mostrato come si balla l’haka, la tipica danza Maori celebre in tutto il mondo. Abbiamo persino provato noi a ballarla, ma abbiamo capito immediatamente di essere negati.
Non poteva mancare, infine, una tipica cena Maori di tre portate a base di piatti tipici e che puoi gustare insieme ad altre persone che prendono parte al tour. Il costo totale dell’esperienza è di 130€ a testa, un costo parecchio alto, ma che ci siamo voluti concedere come ultima esperienza in Nuova Zelanda per il nostro viaggio di nozze.