
Degustazione di Donnafugata: visita alle cantine a Marsala
In Sicilia, durante l’OTR di 25 giorni, ci siamo promessi di provare diverse esperienze indimenticabili e uniche nel loro genere. Una di questa è stata la degustazione di Donnafugata, uno dei vini d’eccellenza dell’isola.
La degustazione è possibile effettuarla proprio nella cantina storica di Donnafugata, ovvero a Marsala. E in questo articolo ti spieghiamo per filo e per segno cosa prevede il tour di circa 2 ore al suo interno chiamato “Donna Gabriella“.
Sommario
Degustazione di Donnafugata: visita alle cantine a Marsala
Il percorso di degustazione di Donnafugata a Marsala comprende nello specifico tre attività che vengono proposte:
- Presentazione del brand Donnafugata e cenni storici
- Visita alla cantina
- Degustazione dei vini con abbinamento di prodotti tipici
Questo per dare una panoramica complessiva e dettagliata del marchio Donnafugata, andando a capire quali sono le varietà di vino e le sue più peculiari caratteristiche.
Presentazione del brand Donnafugata e cenni storici
Il brand di vini Donnafugata, il cui nome deriva dalla regina moglie di Ferdinando d’Aragona, viene fondato nel 1983, anche se in precedenza la famiglia già si occupava di vino, sin dal 1851. In questo caso però il vino in questione era il Marsala, quello più tipico della città, e la famiglia si occupava anche della sua produzione.
In seguito, Giacomo e Gabriella decisero di rivoluzionare il modo di produrre vino perché il Marsala stava perdendo appeal. Ed è così che è nata l’intuizione di creare dei vini prettamente siciliani, credendo nel rapporto con il loro territorio.
L’idea di fondo, infatti, era quella della Sicilia come terra unica, con diverse tipologie di terreno da cui ricavare altrettante diverse tipologie di vino. Il tutto tenendo conto anche dell’influenza del sole e della luna.
Visita alla cantina a Marsala
Prima della degustazione di Donnafugata, però, c’è la seconda tappa del percorso: la visita alla cantina.
Al suo interno abbiamo osservato prima di tutto la barricaia e poi la Sala delle botti, in cui sono contenute centinaia di barili pieni di vino. Una cantina dall’aspetto alquanto scenico e che ci ha stupito per la sua grandezza e per la cura nel mantenerla così ordinata e pulita.
In seconda battuta, la guida ci ha condotto ad ammirare le varie tipologie di Donnafugata, tra cui vini d’eccellenza ricavati da ettari di Pantelleria e dell’Etna. Tra questi i nostri due preferiti:
- Il Cerasuolo di vittoria, unico DOCG in Sicilia di tutti i 78 in Italia. Prodotti dagli ettari dell’Etna e di Pantelleria senza meccanizzazione
- Lo Zibibbo di Pantelleria, che viene prodotto attraverso la vendemmia eroica, già vista nelle colline del Prosecco
Siamo anche rimasti affascinati dalle etichette di questi vini, dato che abbiamo scoperto essere disegnate dall’illustratore di Paolo Coelho.
Egli infatti prima crea il quadro e poi da quello viene sviluppata l’etichetta destinata alle bottiglie. Le etichette in questione sono poi divise in 5 collezioni: buonumore, meraviglia, fascino, esclusività e convivialità. Una più bella dell’altra da ammirare.
Degustazione di Donnafugata e abbinamento di stuzzichini
Terza e ultima parte del tour nella cantina è quella principale, ovvero la degustazione di Donnafugata, attraverso 5 calici abbinati sapientemente ad altrettanti stuzzichini tipici.
Il primo vino che abbiamo assaggiato è stato un rosato vendemmiato direttamente sull’Etna e abbinato ai “cazzilli con bottarga” (crocchette di patate siciliane).
In seguito è stata la volta del Cerasuolo DOCG, accennato in precedenza, insieme all’arancino di triglia. Un accostamento sublime.
Anche se il migliore abbinamento per i miei gusti è stato quello del Mille e una Notte, il vino rosso icona di Donnafugata, accostato con il cous cous di pesce.
Mentre invece il preferito della Sara è stato l’ultimo, ovvero il Passito di Pantelleria, ovvero lo Zibibbo (Ben Ryé). Vino molto noto perché per 3 anni consecutivi si è aggiudicato il premio come miglior vino d’Italia. L’abbinamento in questo caso è stato con il cannolo siciliano scomposto.
Dove dormire a Marsala
Per vivere un’esperienza del genere ti suggeriamo caldamente di alloggiar a Marsala e di rilassarti all‘Antica Dimora la Portazza.
S tratta di un delizioso B&B immerso nel verde e lontano dal fragore della città, dove puoi trovare la pace dei sensi come abbiamo fatto noi.
Un soggiorno in questa dimora storica è d’obbligo, visto e considerando anche la bellezza della location e la bontà dei prodotti locali che vengono serviti a colazione.