
La capitale d’Egitto, Il Cairo, è famosa non solo per la presenza delle Piramidi, ma per tanti altri luoghi storici e d’interesse che meritano assolutamente di essere visitati. Per questo abbiamo stilato una guida completa di cosa vedere al Cairo in 2 giorni, il tempo necessario secondo noi per esplorare questa enorme metropoli da oltre 20 milioni di abitanti senza tralasciare i luoghi di culto più importanti.
A differenza di altri viaggi in cui eravamo in completa autonomia, al Cairo abbiamo preferito affidarci a un tour operator che potesse spiegarci in maniera chiara e approfondita i luoghi che visitavamo e gli accenni storici. Ci siamo così affidati a Orbital Travel, lo stesso tour operator con cui abbiamo vissuto splendidi giorni nella crociera sul Nilo.
Sommario
Cosa vedere al Cairo in 2 giorni: guida completa
Giorno 1 – Mattina
La prima tappa del nostro itinerario su cosa vedere al Cairo in 2 giorni comincia da Memphis, la primissima capitale dell’Egitto risalente al 3300 a.C. Purtroppo di questa gloriosa capitale del passato non è rimasto quasi nulla, se non pochi reperti rinvenuti che si trovano nel museo a cielo aperto che abbiamo visitato insieme alla guida egittologa di Orbital Travel.
In questo contesto spiccano subito alcuni resti che ci lasciano immediatamente a bocca aperta. Tra tutti ci colpisce il letto per la mummificazione, parzialmente conservato, dove nell’antichità iniziava il processo di mummificazione dei corpi, avvolgendoli in strati di lino e poi posti nei sarcofagi.
Ma soprattutto, a Memphis il cavallo di battaglia è l’enorme statua di Ramsses II, conservata in orizzontale al chiuso e visibile da una balaustra sopraelevata. Ramsses II è stato uno dei più grandi faraoni dell’antico Egitto e durante il suo regno di 66 anni ebbe ben 90 bambini. Combattè molte guerre e costruì molti templi e monumenti, tra cui anche quello di Abu Simbel che abbiamo visitato durante la crociera sul Nilo.
Prima di pranzo cambiamo location e ci dirigiamo a Saqqara, dove camminiamo dapprima in quello che un tempo era l’ingresso del palazzo nobile. Infatti Saqqara fu la necropoli reale almeno fino alla III dinastia e continuò ad esserlo per circa 3000 anni, dove furono seppelliti almeno 17 faraoni.
È nel sito di Saqqara che si trova anche la piramide a gradoni di Djoser, l’antenata delle tre piramidi di Giza. Ad oggi, è la più antica piramide finora rinvenuta risalente al 2779 a.C. Pur non essendo nella classica forma a cui siamo abituati a pensare le piramidi, questa a gradoni ha comunque il suo fascino e la rende unica nel suo genere.
Giorno 1 – Pomeriggio
È dopo quest’esperienza che arriva il fulcro dell’itinerario su cosa vedere al Cairo in 2 giorni, perché ci dirigiamo a Giza. Questo sai bene cosa vuol dire no? L’incontro con le tre Piramidi è realtà e il momento che sognavamo da anni è finalmente arrivato. Non ci sono parole per descrivere la magnificenza delle Piramidi, sia da lontane che da vicine sono semplicemente meravigliose e ci hanno lasciato a bocca aperta.
Non ci siamo fatti mancare nulla e abbiamo scattato una miriade di foto da tutte le angolazioni e prospettive, persino da sopra i dromedari. Poi ecco che ci siamo diretti alla base di una delle tre, precisamente la Piramide di Cheope, una delle sette meraviglie del mondo antico, che gli egizi costruirono nell’arco di 23 anni. Non credevamo ai nostri occhi, potendo toccare con mano gli enormi blocchi di pietra con cui costruivano le Piramidi.
Ma non ci siamo fatti bastare questo, perché nella Piramide di Chefren (figlio di Cheope) ci siamo persino entrati. Bisogna percorrere un lungo tunnel in discesa, abbastanza basso e non adatto a chi soffre di claustrofobia. Ma, una volta, arrivati in fondo, abbiamo ammirato da vicino il sarcofago del faraone Chefren in un contesto un po’ tetro e macabro, ma ugualmente molto affascinante.
Infine, per concludere la giornata al meglio, non poteva mancare la visita esterna alla mitica Sfinge. L’enorme statua della mitologia egizia costruita nel 2500 a.C. che era posta all’ingresso della Necropoli a “sorvegliare” la Piramide di Chefren. Uno spettacolo sensazionale e scorgerla dal vivo, dopo anni a vederla sui libri o in televisione, fa uno stranissimo ma meraviglioso effetto.
Giorno 2 – Mattina
Cosa vedere al Cairo in 2 giorni se non il museo egizio più famoso al mondo? Una mattinata al suo interno è il minimo per poter apprezzare tutte le bellezze conservate al suo interno. Per questo assicurati che la visita, sia con una guida che in autonomia, preveda almeno 2-3 ore al suo interno. Ecco infatti alcuni dei punti salienti del museo che non ti puoi perdere:
- Il letto della madre di Cheope del 2500 a.C., in cui al posto del cuscino veniva usato un poggiatesta rigido
- Il sarcofago e il tesoro di Tutankhamon, il faraone-bambino incoronato a 9 anni che regnò fino ai 18 anni d’età
- I vasi canopi di Tutankhamon, che contenevano i suoi organi
- Alcuni accessori e oggetti di Tutankhamon: ventaglio, ciabatte, giochi da tavolo, sedia rinvenuta nella tomba e ovviamente la mitica maschera d’oro
- L’ala in cui sono custodite le mummie di adulti e bambini del 2000 a.C.
Quest’ultima parte del museo è davvero cruda e non adatta a tutti, meglio osservare i corpi mummificati solo se non ti fanno troppo senso. Noi non abbiamo avuto grossi problemi, solo i resti dei bambini mummificati facevano un po’ impressione. Il resto è stato alquanto interessante, non capita tutti i giorni di vedere da vicino resti veri di mummie che si vedono solo nei documentari.
Giorno 2 – Pomeriggio
Il primo pomeriggio si è aperto con la visita all’Egypt papyrus Institute, ovvero il luogo in cui ci viene mostrato come si crea il famoso papiro egizio, partendo dalla sua omonima pianta. Il processo non è affatto semplice e richiede vari passaggi, ma la cosa divertente è che puoi sperimentare tu in prima persona tali passaggi, sotto la guida dell’esperta. Non mancare di assaggiare, inoltre, il succo di hibiscus, una delle specialità dell’Egitto: fresco e buonissimo.
E per concludere l’itinerario su cosa vedere al Cairo in 2 giorni, non può mancare una visita a una delle moschee più importanti della città: la moschea di Muhammad Ali. A differenza di altre moschee, in questa è concesso anche ai non musulmani di entrare per visitarla in autonomia senza velo. Ne abbiamo così approfittato e abbiamo notato quanto essa fosse grande e luminosa, visti i numerosi lampadari che scendevano quasi fino a poterli toccare.
Inoltre, è stato molto particolare l’incontro che abbiamo avuto con una scolaresca al suo interno. I bambini, infatti, sono rimasti ammaliati da Sara, in quanto donna occidentale e soprattutto bionda, colore dei capelli che in Egitto non è diffuso e che è considerato un enorme pregio. In sostanza, per 10 minuti buoni Sara sembrava una pop star, accerchiata da bambini che volevano scattarsi una foto con lei ed è stato un momento molto divertente per tutti e due. Per cui, se sei bionda e visiterai questa moschea, sappi che potrai incorrere nella stessa situazione, come se fossi una celebrità.