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Zanzibar è il sogno di molti italiani e non a caso le persone locali affermano che il turismo italiano sia quello più significativo sull’isola. È dunque probabile che nel corso della tua vita un pensierino su Zanzibar lo farai e in questo articolo ci teniamo a darti qualche suggerimento sulle migliori attività da prenotare se non sai cosa fare a Zanzibar. 8 consigli per altrettante attività mozzafiato, tutte diverse tra loro ma che ti faranno restare a bocca aperta.

Per le nostre escursioni a Zanzibar ci siamo affidati in toto a The Magic Zanzibar Tour, un tour operator locale che ci ha fatto immergere nella realtà dell’isola come mai avremmo immaginato.

Cosa fare a Zanzibar: 8 attività da provare

1- Dare da mangiare alle tartarughe giganti a Prison Island

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La prima attività immancabile se non sai cosa fare a Zanzibar è andare a Prison Island e ammirare dal vivo le tartarughe giganti che vivono sull’isola da più di un secolo. Per arrivare sull’isolotto bisogna prendere una barchetta che in 30 minuti ti porterà da Stone Town a Prison Island. Essa era in origine la prigione nella quale venivano portati gli schiavi disubbidienti e gli appestati. Per fortuna dal 1919 le cose sono cambiate e ora l’isolotto è abitato esclusivamente da meravigliose tartarughe giganti provenienti dalle Seychelles.

Si tratta di una specie di tartarughe ad alto rischio di estinzione che vive a Prison Island liberamente. La WSPA (società mondiale per la protezione animali) si occupa di loro quotidianamente permettendo ai turisti una visita di massimo 30 minuti nei quali dar da mangiare lattuga alle tartarughe.

Nutrire le tartarughe giganti e poterle accarezzare è bellissimo, ma bisogna comunque prestare tanta attenzione. Le tartarughe infatti mordono eccome, Sara se n’è accorta proprio quando ha imboccato la più anziana dell’isola: una tartaruga di ben 196 anni. Fortunatamente il morso che le ha rifilato non è stato profondo, ma lo spavento c’è stato e per questo consigliamo prudenza nel momento di nutrire questi splendidi animali.

2- Camminare per le strade di Stone Town

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Un’attività meno pericolosa, ma altrettanto affascinante consiste nella visita al centro città di Stone Town. Quasi sempre queste due tipologie di escursioni vengono fatte insieme, così come è stato per noi. La prima tappa di Stone Town è stata la casa di Freddie Mercury, abitazione nella quale visse parte dell’infanzia il celebre frontman dei Queen. Non tutti sanno infatti che Freddie Mercury nacque proprio a Zanzibar e visse in questa casa fino agli 8 anni.

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Il giro turistico a Stone Town poi prosegue camminando nei vicoletti ricchi di bazar, mercati locali e tanta vita di strada. È facile vedere frutta e verdura tropicale, così come spezie di ogni genere, tanto che a noi ha ricordato molto un souk marocchino in fatto di odori, colori e sonorità. A Stone Town è persino possibile ammirare una chiesa anglicana e una moschea musulmana l’una di fianco all’altra. Questo perché a Zanzibar la convivenza tra religioni è molto pacifica e ogni credo viene rispettato (l’80% della popolazione è musulmana tra l’altro).

Ma Zanzibar purtroppo ha anche un lato oscuro. Nel corso del 1800 infatti Stone Town era teatro di uno dei più grandi mercati di schiavi del mondo. Gli schiavi venivano trasportati fino a Zanzibar, stipati in minuscole barche con catene al collo e alle caviglie, senza cibo né acqua. Nessun privilegio per donne o bambini: chi non sopravviveva veniva gettato in mare.

Ne abbiamo approfittato per visitare lo Slave Market Site, il museo che ricorda questo orrore e che invita i turisti a riflettere sul comportamento degli uomini secoli fa. È persino possibile visitare una cella carceraria nella quale sono ancora conservate le catene che venivano usate per legare i prigionieri. Un luogo straziante che ci ha fatto venire la pelle d’oca, ma che ci ha anche permesso di imparare tanto.

3- Fare un tour delle spezie

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Molto meno drammatica è invece lo Spice Tour, ovvero il tour delle spezie. Zanzibar infatti è conosciuta in tutto il mondo come “l’isola delle spezie” perché ne vengono esportate in tantissime quantità, di tutti i generi. Il nostro tour in una fattoria locale ci ha permesso di scoprire diversi aneddoti e curiosità sulle spezie coltivate ed esportate, anche per merito della guida in italiano che si faceva capire in maniera impeccabile. Abbiamo così visto:

  • l’albero della cannella, dalla cui corteccia vengono prodotti i bastoncini di cannella che si trovano nei supermercati
  • i chicchi di caffè nudi e crudi prima che vengano tostati
  • la noce moscata al naturale, la cui parte rossa è usata come ingrediente per produrre il famose Chanel n.5
  • la radice di henné, che viene tritata e bevuta dalle donne che vogliono abortire nonostante sia molto velenosa
  • le foglie di cocco, con le quali si possono creare occhiali e braccialetti simpatici e personalizzati

Per concludere il tour non può mancare uno show unico con un agricoltore locali che ci ha fatto morire dalle risate. Si è arrampicato su una palma a suon di canzoni e movimenti di bacino per farci bere il latte di cocco direttamente dalla noce, ma anche per farci assaggiare la polpa buonissima che si trova al suo interno. Un’esperienza memorabile che consigliamo decisamente se non sai cosa fare a Zanzibar.

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4- Ammirare il tramonto da una barca

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Zanzibar è anche un’isola eccezionale per godersi tramonti da urlo. Un modo molto romantico per vederli è vivere l’esperienza del Sunset Tour, che permette di ammirare il tramonto dalla dhow, la barca a vela tipica di Zanzibar. Purtroppo il meteo non ci ha assistito minimamente, complice il fatto che ad agosto è inverno pieno, e quindi il sole non è riuscito a far capolino tra le fitte nuvole.

Però è stata comunque un’occasione molto romantica nella quale ci siamo goduti semplicemente un giro in barca, trasportati solamente dal vento sulle placide onde.

5- Osservare le scimmie rosse a Jozani Forest

Altra attività che puoi vivere a Zanzibar a stretto contatto con un animale locale è visitare Jozani Forest. Parliamo dell’unico luogo al mondo nel quale puoi trovare una specie di scimmia molto particolare: il Colobo Rosso. Una specie in via d’estinzione e per questo preservata all’interno della foresta, dove si contano solo 2900 esemplari al momento, famosi per la loro schiena dal pelo rosso.

Ci siamo addentrati nella foresta insieme a una guida del posto alla ricerca delle famose scimmiette rosse, ed ecco che dopo appena 5 minuti di cammino siamo riusciti già a scorgere i primi esemplari a pochissimi metri da noi. Ci ha ricordato immediatamente l’esperienza con i gorilla di montagna in Uganda, anche se queste scimmiette erano decisamente più piccole e meno impressionanti.

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Ad ogni modo è stata una piacevole esperienza, perché ci ha permesso di conoscere dal vivo questa specie molto particolare, fotografando gli esemplari in momenti di straordinaria quotidianità.

6- Tuffarsi a Nakupenda Beach

Passiamo adesso alle ultime tre esperienze che in comune hanno una cosa: sono escursioni di mare. Cosa fare a Zanzibar dunque se non tuffarsi in acque azzurre e splendenti? L’attività regina in questo caso è l’escursione a Nakupenda Beach, una lingua di sabbia, non lontano da Prison Island, che emerge solo con la bassa marea in certi momenti del giorno.

La visuale dal basso è bellissima, ma lo è ancor di più se possiedi un drone e puoi immortalare la lingua di sabbia dall’alto. Meno male lo abbiamo portato perché ci ha regalato una visuale sensazionale. La pausa sulla spiaggia dura circa un paio d’ore totali, durante le quali puoi approfittarne per nuotare, fare foto e ovviamente goderti il pranzo a base di pesce e frutta preparato sul momento.

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Un’escursione ideale per una coppia di innamorati, dato che il significato di Nakupenda in italiano èti amo“.

7- Vivere una giornata intere al Safari Blue

Ma un’altra escursione da fare specialmente se ami lo snorkeling è il tipico Safari Blue, un’escursione di una giornata intera che ti porta tra le acque cristalline di Zanzibar, al largo dalla costa. Il tour comprende prima una pausa in un’altra lingua di sabbia visibile solo con la bassa marea, nella quale rilassarsi e godersi il mare e il sole al meglio.

Poi viene il bello, dato che ci si prepara per vedere i pesci durante lo snorkeling in acque non troppo profonde e con tutto l’equipaggiamento che ti viene fornito dal tour operator, se non ce l’hai a disposizione. Ma non è tutto, perché finito lo snorkeling è il momento di assaporare un gustoso pranzetto sulla spiaggia a base di pesce, carne, riso e tante altre specialità locali.

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Qui ne abbiamo approfittato anche un po’ per rilassarci. Soprattutto, abbiamo scorto un baobab cresciuto sopra ad un altro esemplare caduto prima di lui. Gli effetti meravigliosi della natura, visibili anche in isolotti minuscoli. Consigliamo questa esperienza sicuramente a chi ama la fauna e la flora del mare. Meglio prenotarla quando il meteo è favorevole però, altrimenti rischi di non godertela a pieno.

8- Fare il bagno con i delfini a Mnemba Island, l’isola di Bill Gates

Concludiamo la lista di cosa fare a Zanzibar con un’altra escursione di mare, precisamente a Mnemba Island. Quest’isola è così famosa non solo per le acque più belle di tutta Zanzibar, ma anche per il fatto che l’isola in questione è di proprietà di Bill Gates. Infatti, non è possibile attraccare direttamente sull’isola, essendo privata, ma puoi comunque nuotare a poche decine di metri da essa.

Noi abbiamo approfittato della bassa mare per scattare foto mozzafiato dall’alto e per rinfrescarci a dovere. Anche se l’esperienza più bella è stata quella di nuotare insieme ai delfini, prima volta in assoluto per noi. La guida è stata brava a scorgere i delfini in mare aperto e noi ne abbiamo approfittato subito per tuffarci e immortalare la scena sott’acqua. Un incontro decisamente speciale, che dopo quelli in Uganda e Tanzania ci ha fatto chiudere un cerchio.

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