
Esplorare Città del Capo in 4 giorni è assolutamente fattibile ed è il periodo di tempo più consigliato a nostro avviso se vuoi visitare non solo la città, ma anche alcuni luoghi fuori dalla metropoli.
Abbiamo preparato per te l’itinerario completo con tutte le attività e le chicche imperdibili per visitare Città del Capo in 4 giorni. Non ti resta che rilassarti e leggere tutti i nostri suggerimenti.
Sommario
Dove dormire a Città del Capo
Cominciamo dal rispondere ad una domanda assai frequente: “dove alloggiare a Città del Capo?”. Le opzioni sono molteplici e la premessa è che i costi degli hotel in generale sono abbastanza bassi per un europeo. Ma secondo noi il massimo del comfort è poter alloggiare in un appartamento in pieno centro, come abbiamo fatto noi all‘Urban Elephant On Bree 16.
Si tratta di una serie di appartamenti di vario genere (adatti sia per coppie che per famiglie) dislocati all’interno di un unico edificio situato in centro città. Il nostro appartamento era il più nuovo di tutti ed era al 27° piano, dotato di tantissimi comfort:
- Wi-Fi incluso
- Cucina con ogni genere di utensile
- Bagno privato, camera matrimoniale e salotto
- Enorme terrazzo privato
- Accesso privato alla piscina comune dell’edificio
Senza considerare due benefit non da poco: il parcheggio gratuito incluso all’interno dell’edificio e la portineria sempre attiva con almeno una persona di guardia H24. Senza contare poi la vicinanza di molti luoghi celebri a piedi e la posizione comodissima anche per muoversi in macchina, in una zona centrale ma non estremamente trafficata.
Come muoverti a Città del Capo
Lo abbiamo appena accennato, ma ora è il momento di ribadirlo. A Città del Capo conviene assolutamente noleggiare un’auto. Sia per i prezzi più bassi rispetto alla media di altri Paesi, sia perché è pressoché indispensabile se vuoi esplorarla anche fuori dal centro.
Puoi sempre muoverti con Uber, ma i costi sarebbero decisamente più alti e non avresti la stessa comodità e indipendenza nel guidare fai da te. L’unico elemento che può essere scomodo per chi è alle prime armi è guidare a destra. In Sudafrica infatti la guida è opposta rispetto all’Italia, quindi ti consigliamo di noleggiare sempre un’auto con il cambio automatico. In questo modo quantomeno avrai un problema in meno con la frizione e la marcia. Noi abbiamo optato per Europcar, ma le soluzioni sono molteplici, basta dare un’occhiata online per tempo.
Di giorno, inoltre, puoi anche optare per spostarti a piedi nel centro di Città del Capo, ma mantenendo sempre l’attenzione alta, perché i rischi di essere abbordati da qualcuno non proprio affidabile c’è sempre. Di sicuro la zona del porto e quella di Bo Kaap sono le aree un po’ più sicure perché più turistiche.
Città del Capo in 4 giorni: itinerario completo
Primo giorno – Mattina
Cominciamo dunque con l’itinerario completo di Città del Capo in 4 giorni e lo facciamo da un quartiere citato poco sopra: Bo Kaap. Questo è il quartiere malese della città, quello in cui un tempo venivano deportati gli schiavi proprio dalla Malesia e che ora ha assunto un carattere non più tragico, dato che è il più colorato di tutta la città.
Passeggiando per le vie di questo piccolo quartiere ti sembrerà di essere a Notting Hill, a Burano o a Kinsale (in Irlanda). Ogni casa è colorata di una tonalità differente e sgargiante, tanto che ti sarà difficile trattenerti da scattare foto a ripetizione. Persino la moschea è color tiffany: forse una delle più belle che abbiamo mai visto negli ultimi anni.
Se alloggi all’Urban Elephant tra l’altro potrai raggiungere questo delizioso quartiere anche a piedi, ti ci vorranno 15 minuti massimo.
Primo giorno – Pomeriggio
Al pomeriggio puoi sempre rimanere in zona Urban Elephant e dedicarti ad un’attività alquanto adrenalinica. All’ultimo piano dell’hotel Sky si trova un’attrazione in stile parco giochi: lo Skyride, che assomiglia molto alle torri gemelle di Mirabilandia.
Al costo di 12€ a testa puoi salire al 28° piano dell’hotel (dopo aver acquistato i biglietti dal sito online) e goderti questa esperienza da batticuore a più di 200 metri d’altezza.
Verrai imbragato, come per una montagna russa, portato in alto e, dopo qualche secondo di suspense, verrai catapultato in basso a gran velocità e a ritmo di musica. Il tutto ripreso da una go pro montata ad hoc davanti a te (ma solo se vorrai acquistare questo plus in loco). Se non soffri di vertigini consigliamo caldamente di provare l’ebrezza di questa folle attrazione.
Mentre ad orario tramonto quale posto più romantico di Signal Hill? Puoi raggiungere questa location gratuita in macchina, parcheggiare lungo la strada o nei parcheggi adibiti se trovi posto e poi goderti il tramonto sopra la passerella in pendenza, magari con una birra in mano.
Vicino a te assisterai tra l’altro a diversi lanci di persone in parapendio, ma noi abbiamo preferito goderci l’esperienza comodamente seduti e rilassati. Se non vuoi rischiare di trovare pochi posti, inoltre, ti consigliamo di recarti qui almeno un’oretta prima che il sole tramonti e di coprirti abbastanza bene se ci vai in inverno. Così potrai goderti il tramonto nel migliore dei modi senza battere i denti.
Secondo giorno – Mattina
Il nostro secondo giorno è cominciato nel migliore dei modi, visto che siamo saliti su una delle 7 meraviglie del mondo naturale: la Table Mountain. Una catena montuosa che si è formata oltre 520 milioni di anni fa e che è persino 6 volte più vecchia dell’Himalaya.
Non potevamo certo perderci la possibilità di salirci sopra per mezzo della cabinovia che in 5 minuti appena ti porta sulla sommità della montagna. Il costo è di 23€ a testa, e volendo si può anche percorrere un trekking parecchio lungo e risparmiare, ma ti assicuriamo che anche la funivia è speciale. Essa infatti gira su se stessa a 360° mentre ti porta su, così da farti ammirare tutto il panorama senza doverti muovere.
Una volta in cima, la visuale su Città del Capo è qualcosa di sensazionale. Una vista così splendida l’abbiamo vista solo dal Cristo Redentore di Rio de Janeiro e non a caso anche quella è una delle meraviglie del mondo. Gli spot da cui scattare foto sono tantissimi e, per chi vuole, è possibile anche effettuare dei percorsi di trekking più o meno lunghi (tra cui quello per arrivare a Lion’s Head) così da goderti una mezza giornata o anche di più in mezzo a scorci mozzafiato.
Noi ne abbiamo approfittato anche per concederci un brunch nel ristorante panoramico che, specialmente dopo il trekking, è quello che ci vuole per ricaricarsi. Consigliamo una visita alla Table Mountain di prima mattina, anche se il biglietto costerà un po’ di più. In questo modo però potrai goderti il paesaggio e il trekking con meno persone intorno. Già dalle 11 infatti i turisti e le scolaresche abbondano e rischi di non goderti a pieno la meraviglia che la Table Mountain ha da offrire.
Secondo giorno – Pomeriggio
Continuiamo a parlare di Città del Capo in 4 giorni, passando al pomeriggio del secondo giorno. A questo punto ti suggeriamo di dedicare l’intero pomeriggio alla visita del Waterfront, nonché di Robben Island.
Il Waterfront è l’area portuale di Città del Capo, la più frequentata da turisti ma anche dai local. Qui puoi trovare chioschi di ogni genere, artisti e performer che si esibiscono per strada e un’atmosfera molto spensierata, simile a quella della zona portuale di San Francisco.
Ma dal Waterfront partono anche i traghetti verso Robben Island, ovvero l’isola in cui si trova la prigione nella quale venivano rinchiusi i prigionieri politici dell’apartheid, tra cui Nelson Mandela. Il traghetto per Robben Island più la visita alla prigione costa circa 33€ a testa, pagabili sul sito officiale almeno 24-48 ore prima del tour.
Lo stile della visita è abbastanza simile a quella per Alcatraz, con la differenza che in questo caso la visita alla prigione è guidata e spiegata da un ex detenuto che visse al suo interno per tanti anni e che ebbe anche l’onore di conoscere di persona Nelson Mandela. La guida ci ha raccontato in maniera dettagliata la sua vita all’interno della prigione e le difficoltà per le persone nere appartenenti a partiti politici diversi da quelli in carica all’epoca.
La visita viene condotta per metà su un bus e per metà a piedi dentro la prigione vera e propria. Ed è proprio in questa seconda parte che si ha la possibilità di vedere addirittura la cella (o meglio il buco) in cui Nelson Mandela è stato costretto a vivere per 18 lunghi anni. Impensabile solo a scriverlo e a leggerlo.
Terzo giorno – Mattina
Il terzo giorno a Città del Capo lo abbiamo cominciato con una sveglia praticamente all’alba perché volevamo visitare un luogo segreto della città. Parliamo di The Rock, uno spot molto fotogenico dove ci si può posizionare sopra ad una roccia e ammirare il panorama da brividi davanti a sé. Ed è esattamente quello che abbiamo fatto, godendoci questa roccia tutta per noi, perché all’alba non è molto inflazionata come location. Viceversa al tramonto, pur essendo abbastanza sconosciuta ai più, rischia di essere presa d’assalto da instagrammer ed influencer.
Per raggiungerla ti basta inserire su Google Maps la dicitura “The Rock Cape Town“, parcheggiare la macchina lungo la strada e, quando arrivi alla rotonda senza uscita, imboccare il sentiero sulla destra che ti condurrà in un paio di minuti a piedi dalla roccia. Dovrai scalarla un minimo, nulla di troppo complicato, e avrai la maestosità delle montagne e del mare d’innanzi a te.
Dopo questa tappa puoi fare un salto alle piscine naturali e gratuite di Maiden’s Cove Tidal Pool. Se l’acqua non è troppo fredda puoi pensare di fare anche un veloce bagnetto per poi passare il resto della mattinata in uno dei sette giardini botanici più belli e grandi del mondo: Kirstenbosch Gardens. Qui, al costo di 13€ a testa potrai camminare lungo sentieri disseminati nella natura, ammirando tantissime specie diverse di piante (anche rare) con l’ausilio di una guida autoctona che darà utili spiegazioni durante l’ora e mezza di tour.
Volendo si può visitare il giardino botanico anche in autonomia, ma sinceramente, considerando la sua vastità e la storia che esso ha, consigliamo la prenotazione per tempo con una guida volontaria. Anche perché se esplorerai Kirstenbosch in autonomia forse non riuscirai a vedere il ponte sospeso, la vera attrazione più famosa di tutto il giardino botanico.
Terzo giorno – Pomeriggio
Al pomeriggio del terzo giorno è tempo di prendere la macchina e dirigerti fuori città. Prima tappa Muizenberg, un carinissimo paesino sull’oceano a 30 minuti da Città del Capo, dove si trova una spiaggia iconica piena di casette colorate in pieno stile Miami.
Dopo un po’ di relax in questa spiaggia neanche troppo affollata è tempo di mettersi in marcia alla volta di Capo di Buona Speranza. Esso viene definito erroneamente il punto più a sud dell’Africa, quando in realtà si tratta di Capo Agulhas, a circa 3 ore dalla città. Merita comunque una visita, anche se conviene andarci prima delle 17, ovvero l’orario di chiusura. Noi purtroppo non lo sapevamo e ce lo siamo persi perché era il nostro ultimo giorno.
Sulla strada del ritorno, però, ci siamo rifatti perché abbiamo potuto vedere dal vivo i pinguini nella famosa Boulder’s Beach. L’ingresso costa 10€ a testa e ti dà l’opportunità di andare sia nella spiaggia vera e propria, dove però i pinguini scarseggiano (è più probabile vederli da dicembre a marzo), sia lungo una passerella in legno lungo la quale puoi vedere da vicinissimo tantissimi piccoli pinguini africani.
Essi infatti si possono trovare solo in Sudafrica e in Namibia e si sono stabiliti in questa spiaggia tanti anni fa, trovando le condizioni idonee per proliferare. Noi infatti siamo capitati durante il periodo della schiusa delle uova e c’erano tantissimi baby pinguini che scorrazzavano e che venivano anche protetti dai genitori.
Scene davvero commoventi e dolcissime, tanto che non volevamo più andare via da questa passerella. Una tappa obbligatoria se visiti Città del Capo in 4 giorni.
Quarto giorno
E a proposito di itinerario, ecco come spendere il quarto e ultimo giorno della tua esperienza a Città del Capo in 4 giorni. Il nostro consiglio è di prendere l’auto, guidare 40 minuti a est e dirigersi verso Stellenbosch, ovvero l’area vinicola più famosa di tutto il Sudafrica.
È qui che vengono prodotti alcuni dei vini più buoni di tutto il Paese e che vengono anche esportati in gran parte del mondo. Per vivere a pieno questa esperienza puoi sicuramente concederti un picnic a base di cibo e buon vino in una delle tante aziende vinicole di Stellenbosch.
Se non sai quale scegliere ti possiamo dare un suggerimento. Jordan Wines Estate è forse il massimo che ti puoi regalare in questa zona, dato che hai la possibilità di scegliere tra i tanti spot da picnic quello che preferisci.
Il migliore è senza dubbio quello chiamato Weaver’s Nest e comprende uno spot privato per due sotto all’albero con vista sul laghetto, con tanto di cesto da picnic e una bottiglia di vino a scelta tra le numerose presenti sul menu. Il costo totale è di sui 20-25€ a testa a seconda del vino che scegli, ma certamente è un prezzo più che onesto rispetto alla location e ai servizi messi a disposizione dall’azienda.
Se poi hai piacere di dormire proprio nella zona di Stellenbosch per goderti il relax vero e proprio in un’atmosfera da sogno allora ti consigliamo di alloggiare al De Zeven. Noi ci abbiamo soggiornato 2 notti e ci è sembrato di stare in paradiso. Camera confortevole e ampissima, location immersa nel verde, piscina in cui tuffarsi e piatti prelibati e tipici da assaggiare sia a colazione che a cena.
Una soluzione iper consigliata per le coppie, ma in generale per chiunque voglia staccare la spina un paio di giorni dalla frenesia di Città del Capo. Noi ce ne siamo innamorati e speriamo vivamente di poterci tornare.
Dove mangiare a Città del Capo
Un itinerario di Città del Capo in 4 giorni che si rispetti deve comprendere anche qualche scelta culinaria. Avendo l’appartamento e la possibilità di ordinare delivery facilmente non siamo andati fuori a mangiare molto spesso, però ci sono un paio di locali che ti consigliamo, specialmente se sei alla ricerca di specialità strane e pittoresche.
Il primo ristorante in questione è Arnold’s. Un’istituzione a Città del Capo per quanto riguarda i piatti a base di animali esotici. Qui puoi provare differenti tipologie di carni particolari come: coccodrillo, antilope, struzzo e facocero. Proprio queste ultime due sono quelle che abbiamo provato, incuriositi dai piatti.
Infatti abbiamo preso un carpaccio di struzzo e le costolette di facocero al BBQ. Entrambi i piatti deliziosi, anche se le costolette avevano un quid in più che le rendevano incredibili. Ne ho mangiate tante di costolette in vita mia, ma queste erano tenerissime e anche molto più grandi rispetto alle classiche di maiale.
Se invece vuoi assaggiare dei piatti non proprio convenzionali allora Pahari è quello che fa per te. In questo locale molto spartano viene servito il “cibo del futuro”, ovvero vermi e termiti: tutto rigorosamente fritto. Noi abbiamo provato entrambi gli insetti, che vengono portati dentro ad enormi ciotole da 3€ l’una e il nostro verdetto è il seguente.
Termiti mangiabili, perché comunque croccanti e piccoline, ma i vermi erano davvero difficili da deglutire. Troppo pastosi e grandi, tanto che non siamo riusciti a finirli, ma quantomeno li abbiamo assaggiato e abbiamo scoperto, inoltre, essere molto proteici.